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Il nuoto, sport per tutte le età

In foto: Le vasche nuoto del Garden
Le vasche nuoto del Garden
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mar 20 set 2016 08:00 ~ ultimo agg. 13 nov 10:38
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Secondo una ricerca di IRV Sevens, nota agenzia statistica brasiliana che valuta le abitudini del consumo mondiale, realizzata in occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, il nuoto cinque anni fa (la ricerca risaliva al 2011), con i suoi 1,5 miliardi di praticanti, era lo sport più praticato al mondo, con il calcio relegato al secondo posto. Senza pretendere di arrivare a tanto, è comunque certo che il “popolo del cloro” si stia allargando senza sosta, diventando sempre più variegato. Solo in Italia si parla, comprendendo gli stagionali, di quasi 4milioni di praticanti.

“Il nuoto è uno sport per sempre” è lo slogan coniato da Fabio Bernardi, direttore sportivo del Garden Nuoto – agonistica e master.

“Il nuoto è uno sport che puoi fare per tutta la vita – spiega Bernardi –. Puoi cominciare quando hai 2-3 anni e arrivare fino a cent’anni. Il nostro Mario Di Giampietro, che è nato nel 1923, fa fatica a camminare, ma in acqua se la cava alla grande”. Di Giampietro, come lo stesso Bernardi del resto, è pluri-campione mondiale master.

“Ho visto gente ai mondiali – continua il ds – che veniva al blocco di partenza con il deambulatore, però una volta in acqua faceva tranquillamente la sua gara. Il nuoto lo puoi praticare a tutti i livelli: a livello di mantenimento o di agonismo. Tanti vengono in piscina solo per stare tranquilli per un’ora. Molti vengono per necessità. Diabetici e ipertesi traggono dalla pratica natatoria tantissimo beneficio. Una volta che hai imparato puoi nuotare senza fare una fatica eccessiva, e questo è rilassante. C’è chi segue qualche corso e poi continua a venire in piscina facendo nuoto libero. Alle 7:30 di mattina la nostra piscina è piena di anziani. E anche a livello agonistico si può fare nuoto sempre. Man mano che vai avanti, essendo uno sport individuale, puoi gareggiare al tuo livello”.

Perché invece consigliarlo ai bambini?
“All’inizio i bambini lo praticano perché è molto completo. Molti bambini hanno problemi respiratori. Poi a Rimini abbiamo il mare ed è bene sapersela cavare in acqua. A 7-8 anni scelgo i bambini da inserire nella squadra di nuoto, facendogli fare attività preagonistica. Sono corsi di nuoto avanzato attraverso i quali i bambini apprendono le tecniche agonistiche. Man mano che il bambino avanza viene assegnato ad una categoria superiore. All’inizio gli allenamenti sono al massimo due-tre volte la settimana, crescono man mano che i bambini si innamorano del nuoto. Però, sia chiaro: noi non obblighiamo nessuno a fare le gare. Il nostro obiettivo è che il bambino sia tranquillo da un punto di vista psicologico. Verrà portato alle gare solamente nel momento in cui si riterrà opportuno. Sul blocco di partenza deve sentirsi pronto per affrontare la competizione. Il bambino deve essere conscio che in quel momento può dimostrare qualcosa e lui saprà subito se è andato bene o è andato male”.

“Per preparare in modo graduale i bambini alle gare – continua Bernardi, in collaborazione con il Comitato Sammarinese Nuoto, abbiamo creato un piccolo circuito di manifestazioni delle scuole nuoto. Un appuntamento è a ridosso del Natale, uno a Pasqua e uno poco dopo la fine dell’anno scolastico. Non è una gara competitiva ma un’esibizione di nuoto, al punto che i maschi e le femmine gareggiano insieme ed i bambini decidono in quale stile cimentarsi . Quello che si chiede ai bambini non è andare veloci, ma nuotare bene dal punto di vista tecnico. Per questo motivo non ci sono i cronometristi e non si squalifica nessun bambino. Non facciamo premiazioni perché non c’è un ordine d’arrivo. Oltre alla medaglia ricordo per tutti i partecipanti, assegniamo un premio particolare all’atleta più piccolo (maschio e femmina) e a chi ha nuotato meglio”.

Una particolarità del Garden è l’attenzione al benessere dell’atleta, sottoposto a controlli periodici. “Sui bambini/ragazzi durante l’anno “accademico” vengono effettuate valutazioni della composizione corporea e posturale per tenere sotto controllo la crescita evolutiva normale e sportiva del bambino/ragazzo”.

La squadra agonistica del Garden è cresciuta parecchio.
“Quest’anno abbiamo potenziato molto gli spazi dedicati alla squadra agonistica. La nostra famiglia sta crescendo. Come obiettivo contiamo di arrivare a cento ragazzi. E la nostra peculiarità è che i nostri bambini vengono prettamente dal nostro centro sportivo, cioè dalla nostra Scuola Nuoto federale e non dall’esterno”.

Non solo acqua per chi si dedica all’attività agonistica.
“I ragazzi svolgono anche una preparazione fisica in palestra per evitare che il fisico possa subire traumi – continua Bernardi -. Due-tre volte alla settimana si dedicano così alla ginnastica funzionale. Quando finiscono con l’attività agonistica possono rimanere in società dedicandosi all’attività master. Per non estromettere nessuno dalla squadra master abbiamo diversificato gli orari. Ci sono allenamenti la mattina , a pausa pranzo ed alla sera, in giorni differenti e per tutti i giorni della settimana dal lunedì al sabato”

Qual è la differenza tra attività agonistica e attività master?
“Mentre l’attività agonistica è finalizzata unicamente alle gare, l’atleta master è pseudo-agonistica. Lo scopo non è il miglioramento della prestazione ma l’accrescimento del benessere psico-fisico”.

Il Garden offre la possibilità di affiancare al nuoto anche un’altra disciplina.
“La seconda attività è fondamentale per una corretta stimolazione di tutto l’apparato muscolo scheletrico ed è importante anche perché nel caso in cui il bambino o il ragazzo si disamorasse del nuoto potrebbe continuare a fare sport in altre discipline. Questo aiuta a ridurre il “drop out””.

A proposito, come evitare il fenomeno dell’abbandono in uno sport “ripetitivo” come il nuoto?
“Bisogna creare i presupposti perché al bambino nuotare piaccia. Venire in piscina deve essere accattivante. È proprio per questo che hanno inventato i diversi stili; ma sta all’allenatore dopo ed all’istruttore prima far innamorare di questo bellissimo nostro sport. Io dico sempre che “Nuotare… è come volare” e questo è stato il mio sogno ricorrente fin da piccolo…”

Guarda il video sul nuoto assistito del Garden Sporting center: