Camera del lavoro. Il comune vende, Cgil cerca nuova sede
La notizia dello sfratto alla camera del lavoro di Riccione riportata oggi sulle pagine del Resto del Carlino suscita la reazione della Cgil: “Non lasciamo Riccione. Stiamo cercando una nuova collocazione, idonea ed adeguata alla mole dell’attività sindacale” scrive il sindacato in una nota firmata da Massimo Fusini, segretario confederale.
Fusini spiega che il sindacato sta valutando diverse opportunità e che la notizia non è un fulmine a ciel sereno: “Sapevamo che il contratto di affitto sarebbe scaduto a febbraio 2016 e quindi quello che abbiamo ricevuto è un atto dovuto e noto. Abbiamo avuto un incontro con il Sindaco il 19 agosto del 2014, ne abbiamo un altro il 1 aprile nel quale chiederemo di conoscere le proposte che l’Amministrazione si era impegnata a farci“.
Il sindacato poi ricorda il lavoro che svolge nella sede riccionese: patronato, ufficio vertenze, assistenza fiscale e rappresentanza collettica delle diverse categorie sindacali.
“La Cgil – conclude Fusini – valuterà ed assumerà le scelte più opportune nel rispetto dei propri iscritti e di tutti i cittadini che hanno sempre considerato la Cgil un punto di riferimento “storico”, serio, rappresentativo ed attendibile, fin da quando fu aperta la sua prima sede nella casa del popolo”.