Karate. Gran Prix Nazionale di Lombardia: 3 ori e 3 bronzi per la Hikari Ryu

Sabato e domenica 14 e 15 febbraio si è svolta una competizione del Gran Prix Nazionale di karate organizzata dalla Federazione Italiana Karate (FIK), nel Palataurus di Lecco.

Alla gara, valida per il punteggio azzurrabili, ha partecipato l’Accademia di Karate Hikari Ryu di Verucchio con 6 dei suoi giovani atleti, accompagnati come sempre dal Maestro Davide Telesca, per gareggiare nella specialità del kumite (combattimento): Giulia Armeni, Francesca Casalboni, Alberto Bernardi, Davide Della Santa, Fabrizio Mauri, Alessandro Montanari.

Come sempre la domenica, iniziano la giornata di gara le ragazze, campionesse a livello europeo e mondiale, con prestazioni impeccabili impressionando tutto il palazzetto per l’autorevolezza, la velocità e la precisione. Infatti vincono le loro categorie non concedendo alcun punto alle avversarie:

Giulia Armeni (-68 kg) ORO nella categoria juniores e ORO nella categoria seniores con semifinale e finale vinte con un netto 6-0, 6-0;

Francesca Casalboni (-65 kg) ORO nella categoria cadetti B con semifinale vinta per 6-0 e finale con 3-0.

Risultati che hanno dimostrato ancora una volta come queste atlete, che fanno parte della selezione nazionale, continuino a migliorare non accontentandosi dei risultati raggiunti.

Seguono nella competizione i ragazzi che sono apparsi subito poco motivati, disputando delle gare con prestazioni altalenanti riuscendo comunque a salire sul podio in tre categorie:

Davide Della Santa (+78 kg) BRONZO nella categoria cadetti B;

Fabrizio Mauri (+80 kg) BRONZO nella categoria juniores;

Alessandro Montanari(-65 kg) BRONZO nella categoria juniores.

Bilancio finale dell’Accademia di Karate Hikari Ryu di Verucchio: 3 ori e 3 bronzi. Un risultato che lascia un po’ di amaro in bocca al Maestro Davide Telesca che conoscendo la valenza dei suoi atleti non può accontentarsi per la prestazione sotto tono dei suoi ragazzi, ma esprime comunque una grande soddisfazione per la continua crescita delle “ragazze d’oro”.