Appalti a Milano: ai domiciliari l’avvocato Sergio De Sio


La maxi inchiesta che arriva da Milano e che coinvolge “Infrastrutture Lombarde”, la controllata della Regione per la realizzazione di opere, tocca anche Rimini. Da ieri è infatti agli arresti domiciliari stretti l’avvocato Sergio De Sio, vicesindaco di Rimini dal 1990 al ’92 con il Pentapartito, poi candidato di Forza Italia.
I fatti, che hanno portato in carcere insieme all’ex direttore generale Antonio Rognoni, altre sette persone (tra cui De Sio), risalgono al periodo compreso tra il 2008 ed il 2012. 68 le imputazioni, per reati che vanno dalla truffa alla turbativa d’asta, fino al falso. Per tutti l’associazione a delinquere.
Uno degli appalti contestati riguarda l’Expo, quello relativo a 1,2 milioni sugli incarichi di consulenza legali. Ed è qui che spunta il nome di De Sio che, partito per le vacanze, è stato fatto rientrare dalla Guardia di Finanza di Rimini, che ha agito a supporto dei colleghi milanesi. Una volta a Rimini gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare.
Il suo legale, l’avvocato Roberto Brancaleoni, parla al Carlino di “accuse ingiuste” e annuncia che già nella giornata odierna sarà inviata una richiesta di interrogatorio al gip di Milano perché il suo assistito venga sentito immediatamente per dimostrare subito la sua innocenza e riprendere la sua attività di avvocato.