Lungo e mediocre: Capodanno Rai, polemiche dalla Puglia
oggetto del contendere é “L’anno che verrà”, lo spettacolo di capodanno che per il quinto anno la televisione di stato ha trasmesso in diretta da Rimini.
Amministratori gongolanti per il successo di pubblico, i critici col naso storto per la qualità dello spettacolo. Ma se i giudizi estetici sono soggettivi, l’orologio ha detto che il capodanno Rai da Rimini è stato più lungo del previsto. Che un programma, tantopiù in diretta, sfori l’orario non è una novità. Dopo Rimini però c’era il Capodanno Reale, in diretta da Napoli con collegamenti da Otranto. E dal Salento non hanno nascosto il loro disappunto. La diretta è cominciata con ampio ritardo e le finestre da Otranto, concordate da Comune e Regione, sono state penalizzate per esigenze di palinsesto.
L’importante era esserci, commenta Stefania Mandurino, commissaria dell’Apt di Lecce, senza però nascondere il rammarico: “Il primo collegamento é arrivato alle due e mezza – ci racconta al telefono – poi alle tre e alle tre e un quarto. Non ho seguito di persona le trattative, ma non mi pareva che gli accordi fossero questi”.
Meno diplomatico, invece, l’assessore al turismo della Regione Puglia Massimo Ostillio: lo sforamento di 40 minuti, dice, per dare spazio ai nani, ballerine e vecchi cantanti senza voce di Rimini, mentre a Otranto si esibiva Mario Biondi, miglior artista italiano del 2007, è un insulto agli spettatori e una conferma dei poteri occulti che regnano nella lottizzata televisione di Stato. Il furore spinge addirittura Ostillio a definire piazzale Fellini “un anonimo stradone” vergognosamente privilegiato a scapito del castello di Otranto. Oggi Rimini guarda tutti dall’alto forte dei suoi numeri e del ruolo ormai consolidato da primadonna del San Silvestro televisivo. Ma alla concorrenza non va giù. Solo invidia, o un eccesso di disinvoltura della Rai, che ha cercato di vendere lo stesso capodanno alla regina ma anche alle reginette?
(newsrimini.it)
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(Le dichiarazioni di Ostillio).