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I capilista Tonti e Marani

Lavoro nero. Rimini Coraggiosa: piaga che umilia persone e squalifica la Città

In foto: Marco Tonti
Marco Tonti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 27 ago 2021 16:44
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Una piaga che umilia lavoratori e lavoratrici e li mantiene in una situazione di precarietà intollerabile ma anche un danno per l’attrattività turistica della Riviera. Così i capilista di Rimini Coraggiosa (in coalizione col centrosinistra), Marco Tonti e Mara Marani, commentano l’operazione della Guardia di Finanza che ha portato a scoprire 18 lavoratori irregolari in alcune attività del riminese.

Le cronache di oggi – scrivono Tonti e Marani – riferiscono di 18 lavoratori irregolari individuati dalle ispezioni della Guardia di Finanza. Quella del lavoro nero è una piaga che umilia lavoratori e lavoratrici e li mantiene in una situazione di precarietà intollerabile, soprattutto in questi tempi di crisi. Ma le conseguenze del lavoro nero sono anche un danno per l’attrattività turistica e va a discapito di tutte le attività commerciali, non solo per la concorrenza sleale, ma dà una rappresentazione negativa della città.
La qualità del turismo è infatti determinata non solo da parametri quantitativi e di costi, ma anche da come la città si rappresenta. Rimini ha cambiato faccia e ha alzato l’asticella della qualità ma certe pessime abitudini permangono e sono un danno per tutta la comunità.
L’etica del lavoro, il rispetto ei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, la qualità non solo dell’offerta ma anche della vita lavorativa devono diventare una cultura diffusa del nostro territorio, un valore primario con cui qualificarsi agli occhi del mondo.
“Rimini Coraggiosa contribuirà affinchè col futuro sindaco jamil Sadegholvaad si possano mettere in atto protocolli sul rapporto pubblico-privato che valorizzino quelle realtà sane che insieme ai ricavi mettono a bilancio il miglioramento della società e dell’ambiente, la parità di genere e l’assenza delle discriminazioni e soprattutto l’impegno per una legalità del lavoro. Anche l’utilizzo delle nuove tecnologie, di una digitalizzazione profonda e intelligente (tema su cui Rimini è rimasta purtroppo molto indietro), possono semplificare i rapporti con l’amministrazione e fornire dati per creare una rete di controlli più mirati. L’attività ispettiva è fondamentale per l’emersione del lavoro nero e dovrebbe essere potenziata perché molte situazioni possano essere identificate sul nascere prima di trasformarsi nelle gravi violazioni che vediamo. Inoltre le sanzioni dovrebbero essere modulate in modo che non possa essere più conveniente rischiare di assumere in nero e poi eventualmente pagare la sanzione che fin da subito sottoscrivere contratti regolari” concludono i due capilista di Rimini Coraggiosa.