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Il caso del ristorante

Anche le Sardine e Casa Madiba al presidio antifascista a Viserbella

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 22 ago 2020 17:23 ~ ultimo agg. 22:50
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Ci saranno anche le Sardine di Rimini al presidio organizzato da Casa Madiba e dall’Anpi domani alle 19 davanti al ristorante Tana Marina di Viserbella. L’episodio di razzismo alla base della protesta risale al 16 agosto scorso e sarebbe avvenuto proprio all’interno del locale (vedi notizia). 

Il razzismo in Italia – si legge nella nota di 6000 sardine Rimini – sta dilagando e con esso “nostalgie” fasciste. Ogni giorno episodi orribili di razzismo, anche nei confronti di bambini, stiamo diventando facili prede di paure ingiustificate costruite strumentalmente per ottenere potere e da queste paure è facile far scaturire un grande odio che ci sta portando indietro di decine e decine di anni in uno dei periodi più orribili della storia. E’ questo che vogliamo per noi, i nostri figli i nostri nipoti?
Cominciamo – prosegue la nota – a far rispettare le leggi che esistono sia contro l’odio razziale che per l’apologia di fascismo e facciamo un po’ di pulizia in questo paese, non etnica (come probabilmente desiderano molti connazionali) ma morale. Abbiamo il dovere di contrastare questa ondata d’odio“.
Dopo aver citato alcuni recenti episodi avvenuti sul territorio, la nota conclude: “non basta ipocritamente proclamarsi antifascisti e non razzisti se poi evitiamo di guardare quello che ci circonda e bellamente facciamo finta di nulla, quando addirittura non siamo noi stessi che con piccoli gesti dimostriamo che poi un po’ razzisti lo siamo“.

Per Casa Madiba Network: “Alla società tutta, alle istituzioni locali, alle persone non dovrebbe interessare se la faccia di Mussolini era nella bottiglia o in un quadretto appeso. Chissenefrega dove fosse, il punto è che non è accettabile nessun dipinto, busto, stampa di Mussolini né tanto meno i saluti romani in nessun luogo e soprattutto in un locale pubblico”.

“Finché tratteremo il razzismo come un tabù episodi come quello del 16 agosto a Viserbella di Rimini continueranno ad avvenire. Per questo dobbiamo essere grati/e al coraggio e determinazione espressi da Fatou e Adji, con le quali siamo in stretto contatto e che hanno espresso una forte volontà di sostenere una mobilitazione pubblica e profondo appoggio a quest’ultima, una forza che intreccia e si moltiplica a partire dai nessi e dalle correlazioni di genere (donne), di razza (nere), di cittadinanza (cittadine italiane, seconde generazioni/figlie delle migrazioni) che vivono le protagoniste di questo gravissimo fatto”.