Il quadro a fine 2019
Stabile la popolazione bellariese, aumentano i matrimoni
In foto: Bellaria Igea marina
di Redazione
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sab 25 gen 2020 11:13 ~ ultimo agg. 11:54
La fotografia di Bellaria Igea Marina scattata al 31 dicembre 2019 dai Servizi Anagrafici Comunali mostra una stabilità per quanto concerne la popolazione residente, sia straniera che italiana, costante anche nei rapporti di forza tra componenti femminile e maschile e tra le provenienze delle diverse comunità straniere; in aumento invece il numero dei matrimoni.
Il numero di residenti al 31 dicembre 2019 è analogo a quello registrato a fine 2018: sono 19.558, contro i 19.569 fatti segnare dodici mesi prima. Il gap tra iscritti e cancellati nell’anno appena concluso è stato di una cinquantina di unità (rispettivamente 627 e 578), compensato di fatto dalla differenza tra nascite e decessi, 174 questi ultimi contro 115 nuovi nati.
Confermato il trend storico che vede Bellaria Igea Marina a maggioranza rosa, con 10.042 femmine residenti contro i 9.516 maschi. Tendenza che si accentua, anche in questo caso in linea con quanto avvenuto gli anni scorsi, nella composizione della popolazione straniera: 1.295 femmine contro 1.085 maschi. I cittadini di Bellaria Igea Marina provenienti da oltre confine sono così 2.380 totali, poco meno dei 2.397 registrati a fine 2018.
Tra gli stranieri, la comunità più numerosa resta, per distacco, quella albanese, stabile sopra quota mille con 544 cittadini e 495 cittadine. Entrambe in lieve calo, occupano comunque la seconda e la terza piazza la comunità rumena (114 maschi e 215 femmine) e quella ucraina (29 maschi e 145 femmine). A seguire, troviamo i 151 abitanti della comunità marocchina, gli 83 cinesi e i 63 abitanti provenienti dal Bangladesh; 46 i senegalesi e 41 i tunisini. Moldavi, polacchi e russi, gli altri gruppi con più di trenta cittadini residenti a Bellaria Igea Marina.
Sul fronte dei matrimoni, si registra un aumento rispetto al 2018, passando da 49 a 59 cerimonie totali; 49 i matrimoni civili del 2019, dei quali quattro celebrati alla Casa Rossa di Alfredo Panzini e tre alla Torre Saracena, mentre 10 sono state le cerimonie religiose: sei in meno, queste ultime, rispetto alle sedici celebrate nell’anno precedente.
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