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L'operazione Luxury Dog

Traffico di cani, due arrestati consegnati alle autorità italiane

In foto: l'operazione Luxury Dog
l'operazione Luxury Dog
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 22 lug 2019 11:42 ~ ultimo agg. 14:10
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Si completano gli arresti dell’operazione Luxury Dog condotta dalla Polizia di Frontiera di Rimini contro un traffico illecito di cani dall’est europa.

Il 21 giugno le Autorità slovacche hanno accolto la richiesta di consegna allo Stato italiano di due indagati che nell’ambito dell’indagine “Luxury Dog” (vedi notizia) erano stati colpiti da Mandato di Arresto Europeo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari di Rimini, Vinicio Cantarini, furono arrestati in Slovacchia lo scorso mese di febbraio. L’indagine era volta a smantellare un’associazione a delinquere dedita al maltrattamento di animali, alla produzione di falsi pedigree ed alla truffa.

Il personale del Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia ha preso in consegna a Vienna una cittadina slovacca classe ‘65 ed il figlio classe ’86, personaggi ritenuti in posizione di vertice dell’associazione a delinquere. i due attualmente sono detenuti presso il carcere di Rebibbia, in attesa di essere interrogasti dal GIP. Con la consegna da parte delle autorità slovacche, al termine di una lunga procedura di vaglio del materiale di indagine svolta dalle autorità, sono stati così assicurati alla giustizia tutti i soggetti ritenuti responsabili di gravi reati ai danni di cuccioli di animali in tenerissima età.

L’indagine aveva dimostrato l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale specializzata nell’importazione illecita di animali da compagnia (prevalentemente Bulldog francese, Barboncino Toy), avente quale base operativa la Slovacchia; da dove un cittadino italiano assieme alla moglie slovacca ed al figlio, provvedeva al reperimento dei cuccioli presso allevamenti abusivi gestiti da contadini locali o presso mercati settimanali dediti alla vendita degli animali. I cuccioli venivano pagati tra i 30 e i 100 euro e rivenduti in Italia per cifre comprese tra 1000 e 1800 euro. Le principali figure ai vertici dell’organizzazione risultano essere state già coinvolte in 116 reati simili commessi in vari luoghi.

L’attività illecita ha fruttato ai membri dell’organizzazione oltre un milione di euro. Per completare l’attività fraudolenta e rendere appetibili i cuccioli, venivano prodotti falsi pedigree riferibili ad una fantomatica associazione Kennel Club Italia, non riconosciuta quale organismo legittimato al rilascio dei pedigree che in Italia è prerogativa dell’E.N.C.I.  Durante l’attività erano stati recuperati circa cento cuccioli che, dopo le necessarie cure veterinarie, erano stati affidati a famiglie che si erano rese disponibili ad accoglierli.

L’operazione era scattata alle prime ore del 5 febbraio ed aveva visto impegnate oltre 50 unità della Polizia di Stato appartenenti al Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia – Sirene – Team EnFAST (Rete Europea delle Unità Ricerche Attive Latitanti), le Squadre Mobili di Milano, Alessandria, Bergamo, Savona, Napoli e 30 poliziotti della Repubblica Slovacca.

Nella base nella città slovacca di Nitra erano stati sequestrati passaporti per animali da compagnia ancora da compilare, falsi pedigree da immettere sul mercato, microchip pronti per essere inoculati ai piccoli cuccioli, farmaci ad uso veterinario ed un canile abusivo dove i cuccioli venivano allevati in condizioni igieniche pessime e privi dell’affetto materno tanto da cagionarne gravi patologie comportamentali in età adulta.   Tutti i cuccioli recuperati godono di ottima salute e sono stati affidati alle famiglie alcune delle quali hanno continuato a mantenere un rapporto con gli investigatori tenendoli informati sulle condizioni e condividendone piccoli momenti di vita quotidiana.