Indietro
menu
Attualità Politica

Novarese, via libera. Città colonie con Riccione? Gnassi: esca da microsovranismo

In foto: lo scheletro della colonia Novarese
lo scheletro della colonia Novarese
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 30 mag 2018 13:11 ~ ultimo agg. 31 mag 16:13
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min Visualizzazioni 2.142
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=ZUynd9VqKKk” splash=”https://i.ytimg.com/vi/ZUynd9VqKKk/sddefault.jpg” caption=”Novarese, via libera in consiglio. Polemica con Riccione.”]

Via libera ieri sera in consiglio comunale alle tre delibere legate al futuro della colonia Novarese con l’estinzione del contenzioso legato all’inadempimento agli obblighi che la Coopsette si era assunta vincendo il bando pubblico per l’acquisizione della maggioranza delle azioni di Riminiterme nel 2005. Obblighi che prevedevano la realizzazione del “Polo del benessere e della salute” entro fine 2012. Obiettivo dell’amministrazione è quello di far ripartire il processo di riqualificazione dell’area che comprende anche il Talassoterapico. Nel suo intervento, il sindaco Andrea Gnassi parla di un atto che in primis permette di porre le basi per lo sviluppo della zona sud, ma non solo perché avrà ricadute anche su Università e Ausl (entrambe coinvolte nel progetto). Il polo del benessere, per il primo cittadino, servirà infatti a consolidare il radicamento dell’Ateneo a Rimini e farà da stimolo anche all’Asl Romagna vista l’ambizione di far diventare la città il primo istituto di ricerca scientifico avanzato in campo preventivo. “Oltretutto stiamo parlando di un contesto dove oltre alla Novarese è presente anche il talassoterapico, l’aeroporto, un’area servita e collegata dal Metromare. Mettere funzioni attraenti in un comparto come quello della colonia Novarese – aggiunge il sindaco – può aumentare l’appeal di una struttura anche verso altri soggetti privati. Non nascondo che ci sono già manifestazioni di interesse.

Da Gnassi, nel suo intervento, anche risposte alle sollecitazioni dei consiglieri Luigi Camporesi di Obiettivo Civico e Gennaro Mauro del Movimento per la Sovranità: il primo chiede la realizzazione di un grande hotel (“capace di ospitare i 200 passeggeri di un charter o di un volo low cost”) magari gestito da tour operator approfittando anche della vicinanza all’aeroporto mentre il secondo chiede il coinvolgimento del comune di Riccione per una riqualificazione dell’area colonie. Proprio su quest’ultima ipotesi il sindaco dice che “non sarebbe da escludere, ma si deve pensare con la testa del distretto – sottolinea – Si deve uscire dal microsovranismo territoriale: stare dentro l’università, questo è il mio pensiero, è una precondizione indispensabile”. (ndr. sul rapporto con Riccione anche una nota del Pd: “La Tosi promette, Gnassi fa”)

Col via libera in consiglio, Coopsette (attualmente in liquidazione coatta amministrativa) restituisce al Comune oltre il 77% del capitale sociale di Riminiterme alla cifra di 4,5 milioni di euro che corrisponde a circa la metà dell’attuale valore di mercato. Sulle perizie però il consigliere della Lega Marzio Pecci avanza alcuni dubbi e lamenta il fatto che non si tenga in considerazione il danno subito dal comune per le inadempienze. I consiglieri Mauro, Marcello e Camporesi parlano invece di errori commessi, in particolare, dalle passate amministrazioni lamentando il fatto che con maggiore accuratezza, oggi quei 4,5 milioni si sarebbero potuti risparmiare.  “Se gli obblighi fossero stati contrattualizzati all’epoca – attacca Camporesi – Coopsette li avrebbe ottemperati oppure il comune sarebbe tornato in possesso delle quote senza spendere nulla. Varrebbe la pena considerare un’azione di responsabilità verso i passati amministratori. Nulla da dire invece sull’attuale operato“.

L’assessore Gian Luca Brasini, sottolineando che l’amministrazione sta proprio uscendo da un contenzioso, spiega che secondo lui non ci sono responsabilità imputabili ai vecchi amministratori. E ricorda al consigliere Pecci che i valori periziati sono stati avvallati dall’Agenzia del Territorio.