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Rimini FC. Traini: "Finalmente a Rimini", Tompte: "Finalmente può iniziare il mio sogno"

In foto: Traini e Tompte insieme al DS Tamai
Traini e Tompte insieme al DS Tamai
di Roberto Bonfantini   
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ven 8 dic 2017 13:01 ~ ultimo agg. 9 dic 16:09
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Due attaccanti per mister Righetti. Presentati questa mattina Michael Traini e Eleoenaj Tompte, ufficializzati il primo stamattina (il suo arrivo era stato anticipato su Newsrimini ieri sera) ed il secondo giovedì (si stava già allenando da marzo con i biancorossi ma ora, superati i problemi burocratici, il 18enne ghanese è stato finalmente tesserato). A fare gli onori di casa il direttore sportivo del Rimini, Pietro Tamai.

“Ci abbiamo messo quasi un anno per tesserare Tom (Leo Tompte, ndr), che era già con noi da marzo e che pur non potendo scendere in campo per questioni di tesseramento si è sempre allenato con il gruppo con tanta voglia e dedizione. – attacca Tamai -. Do il benvenuto a Traini, siamo ritornati su quello che abbiamo sempre detto: abbiamo riportato a casa un riminese doc e questo per la società è sempre un piacere”.

Prende poi la parola Leo Tompe: “Sono a Rimini da quasi un anno, ma sono in Italia da tre anni. È stato difficile allenarsi per così tanto tempo senza riuscire a scendere in campo. Ringrazio Dio, la famiglia, ringrazio la società e tutti quelli che mi sono stati vicini in questo periodo, sono contento adesso”.

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Sulle sue caratteristiche in campo. “Mi piace giocare vicino alla porta, posso giocare ovunque, da prima punta o da esterno, ma sempre vicino alla porta. Vengo dal Ghana, sono arrivato in Italia il 6 febbraio 2015, in una famiglia napoletana, la famiglia Amodio (a Castellammare di Stabia), che mi ha preso come un figlio. A casa loro abbiamo fatto i documenti, ho imparato tanto da loro. In Ghana giocavo a calcio già da bambino, non ricordo quanti anni avevo, giocavo in casa, sulla strada, ovunque. Adesso ho 18 anni”.

Il suo modello è Eto’o. “Dei giocatori ghanesi mi piace molto Abedi Pelé, che è stato un grande giocatore, ma a me è sempre piaciuto soprattutto Samuel Eto’o. Voglio imparare da lui”.

Michael Traini: “Sono veramente contento di questa scelta. Non vedevo l’ora che mi chiamasse questa società, quando è arrivata ho accettato subito. All’inizio della stagione ho avuto un po’ di difficoltà nella Bustese, nella seconda parte del girone d’andata queste difficoltà le ho superate, mi sono sbloccato e ho salutato nel migliore dei modi”.

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È un riminese, cresciuto nel vivaio del Rimini: “Sicuramente questo è uno stimolo, che mi mette una pressione in più, ma sono contento perché a me piace giocare sempre per vincere e se sono qui è anche per questo motivo”.

Conosce già molti suoi compagni di squadra. “Bene o male ho giocato insieme o contro un po’ tutti, li conosco quasi tutti e questo può essere un vantaggio nell’inserirmi subito”.

Come è stato l’approccio con mister Righetti? “Al mister piace un calcio offensivo, speriamo per gli attaccanti ci siano molte occasioni per buttarla dentro”.

Vestire la maglia della prima squadra della sua città è un po’ la realizzazione di un sogno per lei? “Per me, essendo riminese doc, giocare nella squadra della mia città è un’immensa gioia, che mi carica anche di qualche responsabilità in più e mi permette di dare il meglio”.

È figlio d’arte. Suo padre, Pasquale, è stato attaccante biancorosso nel biennio 1980-82 e autore di 8 reti con la maglia a scacchi (da almanacco quella del momentaneo 1-1 realizzata a San Siro, contro il Milan, beffando Ottorino Piotti con un tocco d’astuzia). È contento della sua scelta e riuscirà a superarlo in termini di marcature in maglia biancorossa? “Contento non lo so perché torno a casa (e giù un sorriso, ndr). A me mancano dieci gol per arrivare a cento gol in serie D, quindi mi tocca batterlo per forza. Speriamo di continuare il lavoro svolto finora dalla squadra e migliorare”.

Si sente di fare una promessa ai tifosi biancorossi? “La promessa che posso fare è il massimo impegno in primis durante gli allenamenti e poi la domenica”.

Il ds Tamai fa poi il punto sul mercato: “Stiamo cercando un altro profilo. Stiamo alla finestra, non abbiamo fretta perché vogliamo scegliere prima di tutto l’uomo, come abbiamo fatto con Michael e non vogliamo sbagliare l’uomo”.

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Ci si aspettava un acquisto in difesa e invece sono arrivati due attaccanti. “Tom era già con noi. Siamo partiti dal contrario, in effetti. Il tassello che andiamo a cercare è un difensore, abbiamo iniziato da Michael e adesso ci metteremo tutto l’impegno per trovare anche un giocatore importante, come è Michael, in difesa, perché ne abbiamo già di importanti, vorremmo valorizzare il più possibile la rosa e avere i cambi per ogni gara in un girone di ritorno importantissimo”.

Ci sarà qualche uscita nel reparto avanzato? “Assolutamente nessuna uscita, Michael va a dare una mano all’attacco, è un giocatore completamente diverso dagli attaccanti che abbiamo in rosa, infatti è complementare, ha giocato sia con Buonaventura che con Ambrosini. Tom è un fuoriquota, come Scott (Arlott, ndr), e voi sapete che in questo campionato i fuoriquota sono fondamentali, poi ci sono cinque cambi, ed è importante farli perché si può cambiare partita in corsa”. 

Sui nomi usciti negli ultimi giorni per la difesa: “Su Ferrani non dico niente perché dipende dal Fano, è un giocatore del Fano, è il capitano del Fano. Se ci potesse essere uno spiraglio noi siamo disponibili a trattare. Per Ferrini sto parlando con il suo procuratore perché è un ’98 e sta giocando in Primavera (a Sassuolo, ndr). A centrocampo sia come giocatori che come numero siamo a posto, ho parlato anche con l’allenatore. A meno che qualcuno non chieda di andare via”. Cosa che per il momento non si è verificata: “mi sembra che i ragazzi siano tutti contenti di rimanere e di giocarsi qui le loro chance”.

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