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Rimini Viabilità

Incidenti e strade di campagna: una riflessione su responsabilità

In foto: In tema di sicurezza stradale, dove finisce la responsabilità di chi guida e dove comincia quella di chi gestisce le strade?
In tema di sicurezza stradale, dove finisce la responsabilità di chi guida e dove comincia quella di chi gestisce le strade?
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mer 15 ago 2007 09:10 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Una questione che a Rimini riguarda le grandi arterie così come le strade della periferia interna, molte delle quali vanno ormai considerate ex strade di campagna.

Dopo un’altra cancellata abbattuta, e dopo un’interrogazione del consigliere comunale Giuliana Moretti di Forza Italia, che della cancellata è proprietaria, nel ghetto di via Macanno a Rimini sono stati arrivati i dossi rallentatori. Via Macanno, a ridosso di Gros e Iper, oggi è una trafficata alternativa alla Statale. Così come è trafficata via Grottarossa, la vecchia Consolare per San Marino, per molti principale collegamento tra il Titano e Rimini. E anche qui, nei giorni scorsi, i residenti hanno espresso il loro disagio per una sicurezza sempre più precaria. Vecchie strade di campagna, con case ed esercizi che danno direttamente sulla carreggiata, e che le rivoluzioni di urbanizzazione e viabilità hanno reso spesso inadeguate. Come via Orsoleto, scorciatoia tra Viserba e il casello di Rimini Nord. Per rallentare le auto nel centro abitato di Orsoleto, anche qui sono arrivati i dissuasori. Ma intanto si costruisce e si costruirà ancora, aumentando il carico urbanistico su una strada tanto ridotta che se fosse più stretta di un paio di centimetri non avrebbe l’abilitazione per gli autobus.
Delle strade del forese, letteralmente quelle fuori città, si è tornato a parlare in occasione di recenti incidenti. La sicurezza parte innanzitutto dall’atteggiamento di chi guida. Ma questo non deve far passare in secondo piano la necessità di riconsiderare molte strade. Quando lo scorso aprile in via Marconi a Viserba morirono padre e figlio su una moto lanciata in corsa, qualcuno ricordò che per quella strada bisognava fare qualcosa. Se è colpa della velocità, non vanno fatte pretestuose polemiche, tagliò corto l’amministrazione. Ma visioni parziali e arroccamenti portano a poco. Perché se è vero che non esistono strade di per sé assassine, è anche vero che ci sono strade sempre meno adeguate al traffico chiamate a sopportare.
(Newsrimini.it)