Indietro
menu
Colpe del Pd

Polemica aeroporti. Colombo (FdI): Sadegholvaad non cerchi capri espiatori

In foto: l'on. Beatriz Colombo
l'on. Beatriz Colombo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 25 mag 2024 15:33
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il botta e risposta a distanza tra il viceministro Bignami e il sindaco di Rimini Sadegholvaad sugli aeroporti di Rimini e Forlì (vedi notizia) si arricchisce di una nuova posizione. Quella della deputata di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo secondo cui “le attuali difficoltà dell’aeroporto di Rimini non possono essere attribuite a decisioni o visioni del presente Governo. Le radici del problema affondano nel passato quando la gestione dell’aeroporto fu affidata a figure politiche legate al Partito Democratico.” La deputata invita quindi il primo cittadino ad “affrontare i problemi alla radice, anziché cercare capri espiatori“.

L’intervento dell’on. Beatriz Colombo (Fratelli d’Italia)

In risposta alle recenti dichiarazioni del Sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, riguardo alla situazione degli aeroporti di Forlì e Rimini, sono costretta a far presente alcune verità scomode che sembrano essere state trascurate nel dibattito pubblico.

Il Sindaco Sadegholvaad ha espresso le sue perplessità su quella che percepisce come una disparità di trattamento tra l’aeroporto di Forlì e quello di Rimini, attribuendola a motivazioni di carattere politico. In particolar modo, ha criticato le affermazioni fatte dal Viceministro Galeazzo Bignami per quanto riguarda la diversa visione di opportunità per l’aeroporto di Forlì, insinuando che ciò derivi dalla collocazione politica della città di Rimini.
È necessario, tuttavia, ricordare che le attuali difficoltà dell’aeroporto di Rimini non possono essere attribuite a decisioni o visioni del presente Governo. Le radici del problema affondano nel passato quando la gestione dell’aeroporto fu affidata a figure politiche legate al Partito Democratico.

L’esperienza di Aeradria, la precedente società di gestione dell’aeroporto di Rimini, è emblematica in tal senso, avendo portato la struttura non solo al fallimento, ma anche all’apertura di strascichi giudiziari che ancora oggi pesano sulla reputazione e sull’efficienza dello scalo. Tale fallimento gestionale, avvenuto sotto l’egida di una classe dirigente espressione del PD, ricade in un contesto più ampio che ha visto la regione Emilia-Romagna, la provincia e il Comune di Rimini, tutti governati da amministrazioni di sinistra, non riuscire a rilanciare efficacemente l’aeroporto.

Di conseguenza, lo scalo riminese si ritrova oggi con un volume di traffico significativamente inferiore rispetto ad altri aeroporti italiani, come Ancona, Reggio Calabria e Lampedusa, dimostrando una mancanza di lungimiranza e capacità di investimento in infrastrutture critiche per lo sviluppo del territorio.
Le responsabilità di questa situazione vanno quindi ricercate nella gestione passata e nelle scelte politiche territoriali che hanno caratterizzato gli ultimi anni, non nelle azioni attuali del Governo o dei suoi rappresentanti.

La classe dirigente del PD, che ha avuto in mano le redini delle decisioni relative all’aeroporto di Rimini, si è dimostrata inadeguata a fornire le basi per un funzionamento efficiente dello scalo.
In conclusione, è importante affrontare i problemi alla radice, anziché cercare capri espiatori nelle istituzioni attualmente al Governo.