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di Carlo Alberto Pari

Patria e privilegi?

In foto: repertorio
repertorio
di Ospite   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
dom 5 mag 2024 07:55 ~ ultimo agg. 09:43
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La pungente, ma plausibile satira dell’Artista Crozza del 26 aprile scorso, ha messo in luce un ulteriore significativo privilegio, sono spesso situazioni anacronistiche, ma non di rado, assaporate in silenzio.

Il fatto : i risparmi degli italiani depositati sui conti correnti, ammontano in media a ben oltre 1000 miliardi. Negli ultimi tempi, hanno ricevuto remunerazioni medie non lontane dallo zero, mentre l’inflazione, ha eroso in un paio di anni circa il 15% del valore reale. Tutto questo, nonostante i tassi di riferimento sui depositi della Banca Centrale Europea, attualmente, al 4%. Tutto questo, nonostante l’articolo 47 della Costituzione, che cita testualmente : “ La Repubblica incoraggia e TUTELA il risparmio, in tutte le sue forme… “. L’articolo è chiaro ed esplicativo, ma chi tutela i risparmiatori ? Le Istituzioni deputate avevano probabilmente recepito il problema, ma anziché imporre per legge un’auspicabile riparametrazione automatica, rapportata ai tassi di riferimento della BCE, con il fine di salvaguardare il risparmio, hanno promulgato una norma, divenuta in sostanza un ulteriore interessante possibilità per gli Istituti coinvolti. Di converso, in generale, sono stati quasi sempre adeguati i tassi sui prestiti e sui mutui a tasso variabile. Appare verosimile, che realizzare consistenti utili con queste discrasie, non richiede grandi strategie di mercato. Mi auguro che le associazioni che tutelano i risparmiatori, organizzino un’azione comune, richiedendo l’applicazione dell’art 47 della Costituzione, con un adeguamento immediato, ed un recupero del pregresso.

La beffa: a tutto questo, si aggiunge ciò che la satira sopra menzionata, unita ad alcuni articoli su quotidiani nazionali, hanno riportato con lucido sarcasmo. In sostanza, tramite un’azione commerciale assolutamente legale, seppure discutibile, gli interessi sui conti attivi presso la filiale di una banca sita presso la Camera dei Deputati, sembrano corrispondere al 5,6 pe cento. Rammento che la media sui conti dei cittadini, a livello nazionale, è di poco superiore allo zero, rammento che un tale rendimento, sarebbe mediamente superiore a quasi tutti gli investimenti attuali, anche vincolati ad alcuni anni, anche su obbligazioni con parametri di rischio assai superiori.

In onestà, mi sarei aspettato interventi di qualche forza politica, sensibile ad evitare anacronistici, seppure legali “privilegi”, che offuscano a mio avviso l’affezione e fomentano il preoccupante fenomeno dell’astensionismo.