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parapiglia e arresto

Accusato di voler rubare dei cuccioli di razza, condanna minima per un 27enne

In foto: l'ingresso del Tribunale
l'ingresso del Tribunale
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 9 mag 2024 19:48 ~ ultimo agg. 23:01
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Avrebbe cercato di rubare due cani di razza dal cortile di una palazzina a Miramare, scatenando la reazione del proprietario, un anziano di 72 anni. I fatti risalgono allo scorso settembre. Protagonista un rumeno di 27 anni (difeso dagli avvocati Cinzia Bonfantini e Maurizio Voltolini) poi arrestato dalla polizia di Stato e accusato di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, lesioni aggravate plurime e tentata rapina impropria. Ieri mattina, in abbreviato, si è tenuto il processo davanti al gip di Rimini, Vinicio Cantarini. Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a 4 anni e 2mila euro di multa. Al termine dell’udienza il rumeno ha visto il reato di tentata rapina derubricato in tentato furto, ottenendo così una condanna di molto inferiore: un anno di reclusione, convertito in lavori di pubblica utilità, e 200 euro di multa. Condannato anche al risarcimento nei confronti del 72enne, dimesso dal pronto soccorso, dopo la colluttazione, con una prognosi di 10 giorni e costituitosi parte civile attraverso l’avvocato Angelo Gencarelli. Da una richiesta di 12mila euro si è arrivati a 5mila.

I fatti. Alla sala operativa della questura di Rimini era arrivata la segnalazione di un tentato furto. Un giovane, secondo il racconto del richiedente, era stato sorpreso dalla nipote di 15 anni nel tentativo di impossessarsi dei suoi due cuccioli di bulldog francese che si trovavano nel cortile del condominio. Il 27enne, che a sua volta aveva al guinzaglio il suo cane, un husky, ebbe una reazione violenta verso il proprietario dei cuccioli e dei passanti intervenuti in difesa del 72enne. Avrebbe, secondo l’accusa, tirato calci e pugni e aizzato contro di loro il suo husky. Comportamento violento che aveva avuto anche all’arrivo dei poliziotti, insultati a più riprese. Nel tentativo di placarne l’ira, il rumeno era stato fatto salire all’interno della vettura di servizio dove aveva continuato ad opporre resistenza e a colpire con forza l’abitacolo. Giunto in questura, era stato arrestato e condotto in carcere.

Secondo i suoi difensori, invece, quanto avvenuto quel pomeriggio di settembre sarebbe stato riconducibile ad un grande equivoco. Infatti, lìimputato, che lavora da anni come meccanico e vive con i genitori a un centinaio di metri dal luogo del parapiglia, avrebbe voluto semplicemente far giocare il suo husky con i due cuccioli. Per questo aveva chiesto alle 15enne se poteva accarezzarli. Davanti alla risposta negativa della minore, il 27enne avrebbe comunque provato ad allungare dall’alto una mano verso i cuccioli. Un gesto, secondo i suoi legali, scambiato per un tentativo di furto. Da lì il successivo parapiglia con l’intervento anche di alcuni passanti e la violenta reazione del rumeno provocata – a suo dire – da un calcio che il proprietario dei bulldog avrebbe sferrato alla pancia del suo husky. Nonostante la derubricazione del reato principale, i difensori del rumeno hanno preannunciato ricorso in appello.