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geloso del patrigno

Aggressione ripresa dalle telecamere della caserma, arrestato 59enne

In foto: repertorio
repertorio
di Lamberto Abbati   
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mar 26 mar 2024 17:25 ~ ultimo agg. 27 mar 11:39
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Prende a schiaffi il patrigno davanti alla caserma dei carabinieri e poi si allontana, non sapendo che l’aggressione è stata ripresa dalle telecamere. Rintracciato, il 59enne di origine siciliana, ma residente nel Riminese, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, su richiesta del sostituto procuratore Davide Ercolani. È successo ieri (lunedì) quando l’anziano, 82 anni, con la moglie di 92 affetta da demenza senile, accompagnato dal figliastro si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia. Nel cortile della caserma, però, l’82enne si è accorto di aver dimenticato i documenti a casa e ha chiesto al figliastro di ritornare indietro a prenderli. Richiesta che ha mandato su tutte le furie il 59enne, che prima ha insultato l’anziano, poi lo ha colpito con una borsa al volto e con un pugno ad una mano.

L’aggressione, oltre ad essere stata registrata dalle telecamere di sicurezza della caserma, è stata notata anche da un militare dell’Arma, che ha subito soccorso l’82enne. L’uomo, una volta al sicuro, ha raccontato che negli ultimi due anni il figlio della moglie non perdeva occasione per minacciarlo di morte: “Sei entrato nella famiglia sbagliata, io sono siciliano, ti ammazzo, ti voglio vedere morto”, gli ripeteva. Alle aggressioni verbali seguivano quelle fisiche: schiaffi al volto e calci in varie parti del corpo. Da tempo, poi, all’anziano era stato impedito di usare il cellulare. La sua pensione, inoltre, veniva gestita dal figliastro.

Secondo la vittima, il 59enne non accettava che la madre, di 92 anni, avesse un nuovo marito, di 10 anni più giovane. I carabinieri hanno eseguito nei confronti del 59enne siciliano, difeso dall’avvocato Piero Venturi, un arresto differito secondo quanto disposto dalle vigenti normative in materia di maltrattamenti contro familiari conviventi. L’uomo ora si trova nel carcere dei Casetti in attesa della convalida.