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anteprima casa della salute

File al Pronto Soccorso. Donini a Riccione: rischiano di saltare come i pop corn

In foto: progetto casa comunità san lorenzo
progetto casa comunità san lorenzo
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 30 mar 2023 13:30 ~ ultimo agg. 17:02
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Le tante ore di attesa al Pronto Soccorso, le liste d’attesa sempre più lunghe, la carenza di personale sanitario, ma anche gli investimenti e i progetti in fieri. Un confronto durato oltre tre ore quello che si è tenuto ieri sera, 29 marzo, al palazzo del turismo di Riccione per parlare di sistema sanitario regionale con un focus su Riccione e il distretto sud. Un centinaio le persone in sala, molti gli addetti ai lavori, che hanno ascoltato gli interventi dell’assessore regionale Raffaele Donini, del direttore generale Ausl Tiziano Carradori, dell’assessore comunale Gianluca Garulli, della sindaca di Riccione Daniela Angelini, della vicepresidente del distretto sud Michela Bertuccioli, di Bianca Caruso, dirigente del Presidio ospedaliero di Riccione, di Cristina Fabbri, dirigente della Direzione infermieristica e tecnica di Ausl Romagna, e di Antonella Dappozzo, dirigente dell’Unità operativa Cure primarie.

Tanti i temi che hanno scaldato il confronto: “Ci aspettano due anni di lavoro duro e strada in salita. Ma noi siamo l’Emilia-Romagna e se riusciamo a depurare la discussione sulla sanità da propaganda e rivendicazioni insostenibili ce la possiamo fare. E ce la faremo”. ha detto Donini, lasciando sul tavolo un cauto ottimismo. Tra i problemi principali emersi c’è quello della carenza del personale medico, ma anche di infermieri e operatori socio sanitari, principalmente al pronto soccorso dell’ospedale Ceccarini.

“Siamo tornati al livello di accesso in pronto soccorso del 2019 ma con una riduzione media del personale del 26%” ha detto Carradori. Ma il problema, ha aggiunto, non sta nella mancanza di volontà di assumere da parte di Ausl Romagna ma nel fatto che i medici non ci sono sul mercato. “La realtà di oggi – ha aggiunto – è che ci sono decine di colleghi di pronto soccorso che fanno domanda per andare in medicina generale. E, altro problema, il pubblico oggi non può assumere specializzandi mentre il privato sì: perché questa differenza?”.

I pronto soccorso – ha rincarato Donini – sono sotto una pressione enorme: quei medici non hanno un weekend libero da anni, non hanno una vita familiare. Non possiamo attendere inermi o lisciando il pelo alle pulsioni popolari. O facciamo scelte politiche o i pronto soccorso salteranno come popcorn”.

E’ tempo di riorganizzare il Sistema Regionale: nella consapevolezza delle oggettive difficoltà note, vedi carenze di personale infermieristico e medico, è giunto il momento di riorganizzare il Sistema Regionale  aprendo dei tavoli coi professionisti coinvolti. Il coinvolgimento e l’integrazione Territorio~Ospedale è un tema mandatorio e irrinunciabile  per costruire insieme ai Medici di medicina generale un servizio attuale e adeguato alle necessità dei cittadini emiliano romagnoli: questo porterebbe a diagnosi precoci, migliore collaborazione trasversale e riduzione delle problematiche di attesa nei nostri pronto soccorso” ha aggiunto l’assessore Garulli.

Concretamente al fine di limitare gli accessi al pronto soccorso dalla prossima Pasqua verrà potenziato l’ambulatorio territoriale di Riccione, che sarà aperto 12 ore, collegato con il triage del pronto soccorso per dare una risposta tempestiva ai codici bianchi.

L’assessore Donini è tornato anche a parlare delle risorse proprie che le regioni hanno investito per l’emergenza Covid e che il Governo ancora non ha restituito: “rappresento tutte le Regioni, sia di destra che di sinistra, alla conferenza delle Regioni. Al Governo chiediamo di darci almeno quello che abbiamo speso per il Covid. Da noi, in Emilia-Romagna, abbiamo avuto 100mila persone ricoverate in pochi mesi. Abbiamo rinviato qualcosa come 70mila interventi e ora c’è chi pretende di tornare al 2019? Ci vuole il senso della misura. Lo scossone del Covid è stato forte ma abbiamo retto. Però questo Paese non ha imparato la lezione: vale per i Governi di allora e per quello di adesso”.

Donini ha riferito di “tre anni di sforzi enormi: abbiamo dovuto mettere un miliardo di euro di fondi nostri per chiudere in pareggio i bilanci e ci è stato rimborsato solo il 50% delle spese sostenute. Si parla di sanità integrativa: noi su queste cose non ci siamo, siamo per un sistema pubblico universalistico senza se e senza ma”.

E ancora: “Dobbiamo aumentare al massimo la produzione, efficientando i modelli organizzativi interni. Dobbiamo ricorrere al privato accreditato ma secondo regole adeguate alle nostre esigenze. Ed è necessario che le richieste di prestazioni siano limitate. I medici di medicina generale devono lavorare insieme ai medici specialistici: serve una comune assunzione di responsabilità sul piano clinico”.

Si è poi fatto il punto su quanto fatto e quanto è in progetto per la sanità nel distretto sud della provincia. L’architetto Enrico Sabatini, dirigente dell’Unità operativa Progettazione e sviluppo edilizio di Ausl Romagna, ha svelato in anteprima il progetto della Casa della comunità di San Lorenzo. Ed è stato annunciato il nuovo sistema dei parcheggi all’ospedale Ceccarini di Riccione al posto della vecchia palazzina della dermatologia.

Al “Ceccarini” sono state ristrutturate le ex sale operatorie – dove hanno trovato posto i cosiddetti laboratori di risposta rapida – e il primo piano dell’edificio Sud per fare posto a sei posti letto di medicina d’urgenza e quattro per terapia subintensiva (per una spesa di 790mila euro). E’ stato effettuato l’adeguamento normativo del reparto Medicina donne. Ed è in corso di realizzazione la sezione di Endoscopia digestiva al terzo piano del nosocomio cittadino. E’ in progettazione il reparto di Oculistica per il quale si attende ancora lo sblocco dei fondi dalla direzione generale di Ausl Romagna.

Per quello che riguardo i numeri: 145 posti letto a Riccione, 77 a Cattolica; 69 medici di medicina generale e 15 di pediatria per un totale di 101 ambulatori.