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dopo giornate difficili

'Straziata dal dolore, si è dimostrata una grande famiglia'. La Angelini ringrazia Riccione

In foto: la Angelini al funerale
la Angelini al funerale
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 14 ott 2022 13:34 ~ ultimo agg. 15 ott 08:40
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Dopo sei giorni dolorosi, difficili e impegnativi la sindaca Daniela Angelini scrive una lettera aperta per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per organizzare il saluto di Riccione alle sette vittime dell’incidente in A4. A chi ha organizzato l’arrivo dell’Amerigo Vespucci, una festa rivista alla luce delle necessità di un momento delicato, e a tutta la città che “straziata dal dolore, si è dimostrata una grande famiglia”.

Il racconto del funerale.


A nome della città di Riccione desidero ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per organizzare la camera ardente e i funerali del nostro ex sindaco Massimo Pironi, dell’educatrice del Centro 21 Romina Bannini e degli altri ragazzi ospiti del centro, Maria Aluigi, Alfredo Barbieri, Francesca Conti, Rossella De Luca e Valentina Ubaldi.

Molti di noi nel tragico incidente di venerdì scorso hanno perduto dei carissimi amici: lavorare con il dolore nel cuore e le lacrime agli occhi non è stato facile per nessuno. Abbandonarsi alla disperazione sarebbe stata forse la scelta più naturale. Al contrario, il desiderio di fare qualcosa per chi non c’è più e lo spirito di servizio per questa città hanno spinto ognuno di noi a impiegare ogni energia per costruire insieme il momento dell’addio ai nostri magnifici sette più degno.

Il mio personale, immenso grazie va a tutti i dipendenti comunali che lo hanno reso possibile, agli agenti della Polizia locale, ai componenti delle forze dell’ordine, della Protezione civile, della Croce rossa, a tutte le organizzazioni di volontariato, alla Diocesi di Rimini e a tutte le parrocchie di Riccione. Grazie a tutte le autorità civili, militari e religiose che sono intervenute dimostrando grande affetto e vicinanza, andando ben oltre il momento dell’abbraccio istituzionale. Devo un ringraziamento, infine, a chi ha contribuito all’accoglienza della nave scuola Amerigo Vespucci: trasformare una festa in un momento di cordoglio non era semplice.

La nostra città, straziata dal dolore, si è dimostrata una grande famiglia: sarà impossibile dimenticare la tragedia ma conserveremo sempre nella memoria quanto Maria, Alfredo, Francesca, Rossella, Valentina, Romina e Massimo ci hanno fatto sentire uniti.