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116mila euro di investimento

Sostegno alla domiciliarità e "case attrezzate" per aiutare i fragili

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 4 feb 2022 17:20 ~ ultimo agg. 17:20
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Sostenere la persona non autosufficiente, o parzialmente non autosufficiente, e la sua famiglia nella scelta di permanenza a casa e, contemporaneamente, offrire sostegno alle assistenti familiari, con l’’obiettivo di qualificare il loro lavoro di cura. Questi, in estrema sintesi, gli obbiettivi del progetto “’L’assistente in famiglia” che, ormai da dieci anni caratterizza l’offerta di welfare famigliare del distretto socio sanitario di Rimini nord.

Solo nel corso del 2021 sono state più di mille le richieste arrivate allo sportello, di cui circa 450 da parte delle famiglie e poco meno di 600 da parte delle assistenti famigliari, soprattutto interessate all’incrocio domanda offerta. Grazie ad un investimento di 116 mila euro, il progetto sarà prorogato fino al 2024.

Il Servizio si snoda attraverso un’attività di sportello: per quanto riguarda le famiglie, le richieste maggiori sono quelle di assistenza con vincolo di convivenza, ovvero a tempo pieno, ma non mancano anche richieste di soluzioni a tempo parziale; sono state chieste informazioni sulle norme che regolano il Contratto Collettivo Nazionale, sui sussidi a favore di anziani non autosufficienti, sulle modalità di erogazione e sui servizi di riferimento presenti sul territorio.

La domanda di assistenza domiciliare è stata espressa soprattutto da famiglie con la presenza di anziani non autosufficienti; i nuclei più isolati e fragili sono stati messi in contatto non solo con i servizi socio-sanitari, ma anche con le associazioni di volontariato in rete con lo sportello tramite invio della newsletter periodica e confronto telefonico o diretto allo sportello.

“Aumentare la qualità della vita dei nostri anziani – spiega Kristian Gianfreda, assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – e aiutare i loro famigliari con azioni concrete a sostegno dei loro care giver. Con questo progetto andiamo a dare strumenti concreti all’obbiettivo per noi prioritario di mantenere il più possibile i nostri anziani in contesti famigliari, o comunque in ambiti di tipo domestico, in grado di valorizzare il contesto relazionali. Un obbiettivo su cui investiremo risorse importanti, per esempio anche attraverso strutture di mezzo tra casa e istituti, come case attrezzate per anziani con situazioni di semi autonomia. Soluzioni anche innovative, in grado di ampliare e diversificare l’offerta di servizi alle famiglie riminesi, cercando di plasmarsi il più possibile sulle singole esigenze.