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Firmato il decreto

Nuovo Dpcm. Ecco le nuove misure in vigore dal 16 gennaio

In foto: Il premier Conte firma il nuovo decreto
Il premier Conte firma il nuovo decreto
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
ven 15 gen 2021 09:00 ~ ultimo agg. 16 gen 15:35
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Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con le misure anti-covid dopo che il Governo ieri aveva illustrato il decreto a Regioni, province e comuni. Sarà in vigore fino al 5 marzo. 

Nessun passo indietro, con il rinnovo di tutte le misure già in vigore a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5, le scuole superiori in didattica a distanza al 50% e l’inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni: con Rt uguale ad 1 o con un livello di rischio ‘alto’ o, ancora, con un’incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio moderato, si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. E dopo la cabina di regia che si svolgerà nel pomeriggio, l’Italia diventerà in gran parte arancione (solo sei le Regioni che dovrebbero restare gialle) e col ritorno del rosso della provincia autonoma di Bolzano, Lombardia e Sicilia.

Tornando al Dpcm, è emersa qualche modifica rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi. Ad esempio, il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo.  Fino a quella data sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia. In tema di spostamenti è consentito incontrare il partner in una casa condivisa o non, fuori o dentro la regione e sarà consentito il ritorno a casa. Lo spostamento verso le seconde case è previsto solo in zona gialla oppure in zona arancione ma la casa si trova all’interno del Comune di residenza.

Confermata dal governo anche la contestata misura che impone il divieto della vendita da asporto dalle 18 per bar, enoteche ed altre attività commerciali che vendono bevande e alcolici. Le attività soggette al divieto dovrebbero essere quelle con i codici Ateco 56.3 e 47.25 (bar e esercizi specializzati nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici, ndr). Previsto anche il divieto dopo le 18 di consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi i negozi all’interno di mercati, centri, gallerie e parchi commerciali, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Gli impianti sciistici non riapriranno almeno fino al 15 febbraio, nonostante alcuni presidenti di regione chiedano che almeno nelle zone gialle sia consentita l’attività ai soli residenti.
Chiuse anche palestre e piscine – anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle – così come cinema e teatri.

Tornano invece le crociere ed è confermata l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.

Riprendono i concorsi pubblici in presenza, dal 15 febbraio ma solo per un massimo di 30 candidati per sessione. Tutti gli altri concorsi restano sospesi.

Riguardo alle ‘zone bianche’ nel nuovo dpcm si legge che “con ordinanza del Ministro della Salute sono individuate le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti”. In queste zone le attività potranno riaprire normalmente, fatto salvo il rispetto dei protocolli e delle misure di distanziamento e l’obbligo di mascherina.

Continua lo stop per gli ingressi da Gran Bretagna e Irlanda del nord, causa nuova variante Covid. Sarà prorogato fino al 5 marzo. Niente quarantena per chi arriva dall’Ue perché basterà un tampone rapido fatto nelle 48 ore precedenti.