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discriminazione di genere

Sacchetti (PD): sullo sport si deve fare di più

In foto: Filippo Sacchetti
Filippo Sacchetti
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 20 ott 2020 14:55
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Sentiamo di sottolineare con forza il bisogno, raccolto da più parti, di non abbandonare lo sport e i praticanti di ogni età: la salute, è sacrosanto, viene prima di tutto, ma l’attività fisica e motoria hanno una funzione fondamentale nella salute collettiva e nella crescita delle nuove generazioni“. Così il segretario provinciale del PD Filippo Sacchetti: lo sport va reso possibile, con protocolli magari ancor più stringenti ma che non comportino uno stop totale. E se proprio non si ritengono opportune le competizioni, è vitale riuscire a garantire gli allenamenti per tutti e non solo per i professionisti. Le norme che colpiscono al cuore i dilettanti alimentano un’ulteriore discriminazione visto che una grandissima parte delle donne che fa sport di squadra e di contatto rischia di doversi fermare perché non esiste il professionismo femminile. E’ l’ennesima dimostrazione di quanto sia necessario ricucire questa ferita“.

Il segretario del partito invita anche alla coesione del sistema territoriale in questi giorni di grande tensione: “dovremo essere lucidi, coesi e pronti a reagire all’evoluzione della seconda ondata della pandemia Covid come lo siamo stati nell’emergenza”.

Ripartiamo da quanto di buono siamo riusciti a mettere in campo: dalla gestione sanitaria della prima fase e dalla tenuta amministrativa delle procedure e delle regole da parte delle amministrazioni locali. Provincia e Comuni in primis. Canalizziamo quindi i nostri sforzi nell’investire i 25 milioni di euro extra ricevuti da Regione e governo e arrivati a Rimini dai riconoscimenti di zona rossa: non erano scontati, né previsti da nessuna parte, se li sono conquistati i nostri sindaci con un lavoro di squadra e di competenza sulla ricognizione dei bisogni e la proposta dei progetti” prosegue Sacchetti, entrando nel vivo: «Ora comincia il secondo round. Chiediamo alle istituzioni del territorio di affrontarlo con la stessa determinazione e coesione della prima. Alle forze politiche proponiamo un confronto largo, senza divisioni e spaccature interne“.