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solidarietà a domicilio

Il Team Bota sfonda quota 100 volontari e gioca a fianco del Comune contro il virus

In foto: Alcuni dei volontari del Team Bota Rimini
Alcuni dei volontari del Team Bota Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 2 apr 2020 20:33 ~ ultimo agg. 3 apr 15:09
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Rimini sta “tenendo botta” anche grazie a loro, i giovani volontari del Team Bota Rimini. Il gruppo di ragazzi riminesi, nato in piena emergenza coronavirus per aiutare i più bisognosi, si è allargato – passando da 30 ad oltre 100 volontari – ed ha ottenuto la certificazione del Comune di Rimini per operare a suo nome. Un riconoscimento importante che, oltre ad attestare la serietà del progetto, permetterà ai suoi giovani di svolgere le varie commissioni con ancora più sicurezza.

Ritiro e consegna di spesa e medicinali a domicilio anche a persone in quarantena, compagnia telefonica, consulenza su tematiche sanitarie offerte da esperti e professionisti del settore (psicologi, infermieri, fisioterapisti), consegna di mascherine e materiali igienizzanti, ritiro di generi alimentari in deperimento dalle attività di ristorazione (chiuse in questo periodo) e successiva consegna alla Caritas: sono solo alcune delle prestazioni gratuite garantite dal Team Bota. Che da pochi giorni ha aggiunto anche i servizi doposcuola, assistenza educativa e attività ricreativa online, in collaborazione con EduAction, e il ritiro di medicine dalla farmacia dell’ospedale Infermi con conseguente consegna in giornata a chi ne abbia urgente bisogno.

Le richieste di aiuto vengono ricevute su tre contatti telefonici (Michele Lari 3494390971; Chiara Amatori 3294845931; Gaia Bruschi 3516644641) e smistate ai volontari in quel momento disponibili e più idonei al tipo di commissione. Saranno gli incaricati poi a contattare direttamente il richiedente. “Viaggiamo ad una media di 30 richieste al giorno che riusciamo ad esaudire grazie al notevole incremento di volontari – spiega Michele Lari, uno degli ideatori del progetto insieme a Chiara Amatori e Giorgio Matassoni -, in poco meno di un mese la squadra è passata da 30 a 120 elementi. Sembra ieri quando abbiamo distribuito le prime 3.000 cartoline in altrettante buchette di famiglie riminesi per far sapere loro che potevamo aiutarle con semplici gesti, donando il nostro tempo. Da quel momento si è innescato un passaparola straordinario, grazie anche all’aiuto dei mezzi di informazione, e oggi è arrivato persino il riconoscimento da parte del Comune. Significa che nel nostro piccolo stiamo facendo qualcosa di importante, ma vogliamo provare a fare sempre di più”. 

Le tre settimane di attività sono state scandite da tanto lavoro, un po’ di comprensibile stanchezza ed enormi emozioni: “Ricordo bene una delle prime commissioni – dice Michele – abbiamo portato due mascherine ad una coppia di anziani con patologie pregresse. Non smettevano più di ringraziarci, sembrava che gli avessimo donato la cosa più preziosa al mondo. Ecco, quegli sguardi e quell’affetto sono la nostra ricompensa più grande”.

Il Team Bota Rimini, però, non si ferma qui. Anzi, è pronto ad estendere i propri confini. Infatti, sono nati da poco anche il Team Bota Misano e Ferrara. Un gioco di squadra in nome della solidarietà che punta a vincere la partita più importante: quella contro il virus. Perché, come ripetono spesso, “sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l’oscurità”.