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arrestato 47enne

A spasso con mille euro in contanti. Fermato dai carabinieri, li prende a pugni e fugge

In foto: I controlli dei carabinieri
I controlli dei carabinieri
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 29 apr 2020 17:19
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Appena ha incrociato la gazzella dei carabinieri, ha cambiato direzione. Il repentino dietrofront, però, è stato notato dai militari della tenenza di Cattolica che hanno deciso di fermarlo per un controllo in via Ferrara. Quando gli hanno chiesto i documenti, ha detto di non averli con sé. In compenso addosso aveva mille euro in contanti che non ha saputo giustificare, oltre alla tessera sanitaria risultata di proprietà di un 21enne cattolichino.

I due militari hanno voluto vederci e chiaro e lo hanno scortato fino al residence dove l’uomo – un albanese di 47 anni – aveva dichiarato di alloggiare. Una volta davanti all’ingresso della struttura, l’albanese li ha colpiti con due pugni al petto ed è fuggito lasciando nelle mani dei carabinieri soldi e cellulare. Ne è nato un breve inseguimento terminato con una colluttazione durante la quale gli agenti sono stati colpiti ancora con calci e pugni. Il 47enne, però, è stato bloccato e trasferito in caserma, dove i militari hanno potuto accertare che nell’agosto del 2019 era già stato arrestato per detenzione di un ingente quantitativo di cocaina e in passato aveva fornito alle forze dell’ordine diversi alias. Secondo i carabinieri cattolichini, diretti dal comandante Antonino Miserendino, quella somma in contanti così elevata poteva essere riconducibile alla cessione di droga. La tessera sanitaria appartenente ad un 21enne del posto, invece, si è scoperto che gli era stata consegnata dal giovane per comprare delle sigarette. Il 47enne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sulla propria identità.

Questa mattina l’albanese, difeso dall’avvocato Igor Bassi, è comparso in videoconferenza per la direttissima. Il giudice ha convalidato l’arresto, mentre il suo legale ha chiesto i termini a difesa. L’udienza, quindi, è stata rinviata ai primi di settembre. Nel frattempo per il presunto pusher è scattato il divieto di soggiorno nella regione Emilia Romagna.