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Agricoltura Economia

Il pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP

di Francesca Magnoni   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
sab 21 mar 2020 18:37 ~ ultimo agg. 18:43
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DOVE CI PORTA NEW FARMERS

La quarta puntata di New Farmers, il viaggio alla scoperta delle storie dei nuovi agricoltori, ci porta ai piedi del Vesuvio, nel meraviglioso scenario dell’omonimo Parco Nazionale, nel paese di Ercolano, che si trova a pochi chilometri dal golfo di Napoli e qui, le condizioni pedoclimatiche sono eccezionali per la coltivazione di uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano, è il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP.

IL TERRENO VULCANICO E IL POMODORINO

Ai piedi del Vesuvio, grazie alle caratteristiche del terreno vulcanico, è possibile coltivare questo pomodorino la cui tradizione ci riporta a metà dell’ottocento, quando comincia a nascere l’usanza di coltivarlo. Qui conosciamo Carlo Cozzolino che porta avanti questa tradizione secondo precise regole di sostenibilità e con tecniche di coltivazione realizzate integralmente a mano, come previsto dal disciplinare D.O.P. che tutela questa delicata prelibatezza.

Carlo, 51 anni, architetto, appassionato da sempre di piante e agronomia, nel 2011 decide assieme al fratello Lorenzo di recuperare un fondo di famiglia a Ercolano, una estensione di circa 5 ettari, per impiantare il pomodorino del piennolo, ovvero del pendolo, chiamato così per la forma a grappolo con cui viene confezionato fresco ed esclusivamente a mano. Si tratta di un pomodoro dalla buccia molto soda, dovuta proprio alla carenza di acqua con cui riesce a crescere, caratteristica questa che gli consente anche di mantenersi fresco per tantissimo tempo, se conservato al fresco.

LA PUNTATA di NEW FARMERS