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Nessun caso in Regione

Coronavirus. Mignani (farmacisti): niente allarmi, fidatevi dei medici

In foto: repertorio
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di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 31 gen 2020 17:27 ~ ultimo agg. 1 feb 12:56
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Sul Coronavirus il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza della durata di sei mesi. Sono anche stati stanziati 5 milioni di euro. Confermati i due casi a Roma: una coppia di cinesi provenienti da Wuhan, che erano atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare 4 giorni fa in un hotel della capitale. La coppia, ricoverata allo Spallanzani di Roma in discrete condizioni di salute, aveva fatto una tappa anche a Parma. Sono in corso accertamenti anche su altri casi sospetti. In Emilia-Romagna non invece non si registrano casi: le indagini condotte in queste ore su due pazienti presi in carico dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna  hanno escluso completamente la presenza del Coronavirus. Da più parti arrivano appelli a non creare inutili allarmismi ma il timore dilaga spesso senza ragione. Nelle farmacie anche del riminese sono ormai introvabili le mascherine.

Ne ho vendute 136 in quattro giorni contro una media di dieci all’anno” ci ha detto il presidente dell’ordine dei farmacisti Giulio Mignanima non servono a nulla se non per limitare il contagio dell’influenza stagionale“. Mignani ha poi messo in fila alcuni numeri. “Solo la scorsa settimana – spiega – sono morte 228 persone in Italia per conseguenze dell’influenza” e “nel 2017 nel mondo ne sono morte purtroppo 110.000 per morbillo.” “Se esistesse un vaccino per il nuovo coronavirus ci sarebbero le file davanti agli ospedali, mentre per quello per il morbillo è stato necessario introdurre l’obbligo perché non voleva più farlo nessuno. Eppure nel 2018 abbiamo avuto in Italia 5.000 casi. Se ce ne fossero altrettanti di coronavirus cosa accadrebbe?.” “Il panico – conclude Mignani – è ingiustificato e se si affronta il problema in modo razionale ci si accorge che non siamo sull’orlo dell’apocalisse, non più che in un gennaio qualsiasi. Fidatevi dei professionisti e non di quello che gira su WhatsApp e su Facebook“.