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venerdì 26 aprile 2024
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La prima di campionato

Rimini-Imolese, la vigilia del tecnico Renato Cioffi

In foto: Renato Cioffi
Renato Cioffi
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 24 ago 2019 11:55 ~ ultimo agg. 25 ago 17:09
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Dopo un’estate in cui si è parlato più di questioni societarie che di vicende calcistiche, si inizia a fare davvero sul serio. Il Rimini si presenta alla prima di campionato, avversario l’Imolese, con alle spalle due sconfitte nelle due partite di Coppa Italia di Serie C, con Cesena a Vis Pesaro. I rossoblu invece nella Coppa Italia dei grandi si sono levati lo sfizio di superare Sambenedettese (Serie C) e Juve Stabia (Serie B), prima di uscire per mano del Genoa (Serie A). Calcio d’inizio alle ore 17:30 allo stadio “Romeo Neri”.

La vigilia del tecnico del Rimini, Renato Cioffi.

“Finalmente parliamo di calcio – attacca Cioffi -. Soprattutto la prima è delicata perché non sai mai cosa può succedere perché gli avversari li conosci fino a un certo punto. Speriamo di fare una sorpresa positiva per noi. Ci siamo preparati, abbiamo avuto delle difficoltà, ma adesso, non dico al cento per cento, ma iniziamo ad essere una squadra. Dentro una partita ci possono stare degli errori, altrimenti saremmo dei fenomeni. L’avversario è una squadra buona, che ha fatto un ottimo precampionato soprattutto sfidando squadre di serie B e serie A nella Coppa Tim. Ci vuole la testa e soprattutto ci vuole il cuore, quello che riesce a farti superare tutti gli ostacoli. Ho letto negli occhi di stamattina la rabbia giusta, quella di voler dimostrare qualcosa d’importante. Sarà il nostro motto: dare il massimo, non abbattersi alla prima difficoltà. Le partite in questa categoria non finiscono mai. Spero che tutti si rendano conto di fare partita”.

Due gli assenti sicuri. “Mancano Ferrani e Mancini, infortunati. Poi speriamo di riuscire a schierare, per questioni di tesseramento, i nuovi arrivati: Sala, Montanari e Oliana. Io li ho convocati tutti, però stiamo aspettando l’ok della Lega. Montanari ci potrebbe dare una mano a partita in corso. Il capitano è Ferrani, domani toccherà a Scotti, che giocherà titolare. Far giocare Sala domani sarebbe poco corretto nei confronti di Ciccio, che è qui dall’inizio, a parte il suo passato, e ha portato la fascia di capitano fino all’altra domenica. Tutti si giocano il posto, portieri compresi”.

Sul modulo. “Rimaniamo su quello. Con il Cesena eravamo sotto di due reti e abbiamo cambiato, nelle altre partite di Coppa abbiamo lavorato anche su altri schemi. Il sistema vale fino a un certo punto perché ti dà dei numeri in mezzo al campo, poi in mezzo al campo vanno gli uomini. Chi va in campo deve sudare fino all’ultima goccia di sudore. Poi in mezzo al campo il sistema non è mai quello iniziale. Il sistema di gioco non è passivo, è dinamico. È solo alla palla iniziale che vediamo un certo numero, poi i giocatori devono muoversi con o senza palla. Poi, è normale che si possa giocare sull’avversario o per sorprendere l’avversario”.

Su Montanari. “È un giocatore che ha caratteristiche che secondo me a noi mancavano. È un centrocampista di gamba, poi vive la città e può dare qualcosa in più nel rispetto della maglia, dei colori. A noi serviva un giocatore così e siamo contenti, se poi il direttore ci regalerà un altro giocatore saremo contenti”.

Sull’Imolese. “Difficilmente faccio giri di parole, a volte sono anche impulsivo. Credo che l’Imolese sia un’ottima squadra, costruita bene e con un allenatore capace, che conosco. Ha elementi che in questo campionato possono essere determinanti. Vuthaj, pur venendo da campionati dilettantistici, è un ottimo attaccante. Hanno preso Padovan, che è un giocatore d’esperienza. Hanno giocatori che possono fare bene in questo campionato. Domani noi sappiamo chi incontreremo. In questo campionato, a parte qualche rosa, sono tutte squadre attrezzate per la parte alta del campionato. Noi speriamo di affrontare queste partite nel modo giusto al di là di chi abbiamo davanti perché se iniziamo a pensare a tutto il valore degli avversari ci viene il mal di testa. Dobbiamo pensare più a noi stessi”.

Sull’utilizzo degli under nella partita di domani. “Secondo me questa regola non è positiva per i ragazzi, che diventano “carne da macello”. Quella di schierare i giovani deve essere una scelta, non un obbligo perché secondo me non porta a niente. Appena finiscono di essere under vengono trascurati anche dai loro procuratori. A me l’imposizione poi dà fastidio, sono fatto così”.

Come stanno Cigliano e Arlotti, e a che punto è Gerardi? “Cigliano e Arlotti hanno recuperato, hanno fatto anche la partita, ma non sono al cento per cento. Gerardi è un giocatore che ha caratteristiche fisiche particolari e va aspettato. Questo campo per questo tipo di giocatori poi non aiuta. Si sta adattando. Dal 6-7 settembre penso che metteranno mano al terreno di gioco. Alla fine è penalizzante in tutto, al di là dell’aspetto tecnico, perché noi non abbiamo potuto fare un’amichevole importante con squadre di blasone perché quando vengono a fare i sopralluoghi rinunciano. Rimini per la piazza che è e per la storia che ha non può avere questo terreno di gioco”.

Sulle nuove regole. “Vanno acquisite, come la rimessa che non deve essere più fuori dall’area o il fatto che non puoi allungare la barriera. Le conosciamo, è il nostro lavoro. Ne abbiamo parlato con i ragazzi”.

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