Indietro
menu
Vaccini e polemiche

Vaccini. Popolo della Famiglia, Comilva, Popolari e M3V contro scelta del comune

In foto: repertorio
repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 26 apr 2019 14:44 ~ ultimo agg. 17:12
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Il Popolo della Famiglia scende in campo contro la decisione del comune di Rimini di segnalare in Procura i genitori di dieci bambini non vaccinati che continuano ugualmente a portare in asilo in propri figli. Secondo Mirco De Carli, capolista nel collegio nord-est alle Europee, “è inimmaginabile che un Comune si faccia parte in causa nei confronti di famiglie che non ottemperano all’obbligo della legge Lorenzin sulle vaccinazioni“. Il PdF cita l’articolo 32 della Costituzione: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. “Queste famiglie – conclude De Carli – vanno tutelate nel loro libero diritto di scelta di quali terapie applicare ai propri figli, ed essendo contrari a quest’obbligo, ci batteremo sempre per difendere la libertà di questi genitori“.

Sull’ordinanza del comune che prevede il divieto d’accesso agli ai non vaccinati e sanzioni giornaliere per le famiglie, sulle pagine de Il resto del Carlino è intervenuto anche l’avvocato Luca Ventaloro, legale del Comilva. Ventaloro ha parlato di provvedimento ingiusto e annunciato un prossimo ricorso al Tar. Sia in merito all’ordinanza che sulle multe. Sulla segnalazione in procura delle famiglie l’avvocato ha spiegato che “non può essere un illecito penale la scelta di non vaccinare i figli”. Infine Ventaloro si è chiesto: “dove sta l’urgenza nel proibire ai bimbi non vaccinati di andare a scuola?”.

Critico anche il Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità che esprime “totale solidarietà politica alle famiglie” e parla appunto di una decisione politica. Sul banco degli imputati PD, Forza Italia, Fratelli d’Italia e LeU additati come coloro che hanno scelto di imporre l’obbligo di vaccinazione e le conseguenti esclusioni e sanzioni. Ma anche 5 Stelle e Lega che hanno deciso di mantenere queste disposizioni.

Sulla stessa linea anche Paolo Gottarelli, candidato alle prossime europee con il partito Popolari per l’Italia nella circoscrizione Nord Est, che parla di “un atto doppiamente incostituzionale, violando gli articoli 32 e 34 della Costituzione Italiana“. “Voglio sottolineare – prosegue Gottarelli, medico attivo nelle campagne di sensibilizzazione sulla libertà di cura e di scelta – che un bambino vaccinato è contagioso per 40 giorni a contatto con gli immunodepressi. Un bambino sano, tenuto forzatamente fuori dalla scuola, non solo subisce una umiliazione ingiusta, neanche fosse lebbroso, ma beffardamente viene anche costretto a pagare una multa. Ma che Paese è questo?

Di diverso avviso l’assessore alle politiche educative del comune di Rimini, Mattia Morolli, che è intervenuto ai microfoni della trasmissione di Icaro Tempo Reale.