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Sindaco nel mirino della Lega

Immigrazione e Questura. Galli (Lega) a Gnassi: lasci lavorare chi sa farlo

In foto: Bruno Galli (Lega)
Bruno Galli (Lega)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 8 gen 2019 17:59 ~ ultimo agg. 18:01
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Dopo le dure dichiarazioni del sindaco di Rimini Andrea Gnassi su decreto sicurezza e Questura, interviene oggi il segretario riminese della Lega, Bruno Galli. Il sindaco, dice, “si è lasciato andare a esternazioni su cui avrebbe dovuto riflettere di più”.
Sul tema immigrazione Gnassi non ne azzecca una – attacca Galli –. Dopo averla chiamata per lungo tempo una risorsa, nei giorni scorsi l’ha definita una ‘bomba’. Pronta a deflagrare, è l’inevitabile conclusione. Insomma, una giravolta che dimostra il vuoto di questa classe dirigente Pd che non ha più identità e che non comprende cosa significhi effettivamente situazione di emergenza. L’emergenza non sono i porti giustamente chiusi al traffico di carne umana. Emergenza sono i milioni di italiani in situazione di povertà, emergenza sono i senza tetto dei luoghi terremotati, emergenza sono le vittime dei criminali che solo la nuova legge sulla sicurezza, così boicottata dal Pd, tenta concretamente di contrastare. Ho un’esperienza lavorativa di anni nel settore emergenza e la prima cosa che ho imparato è che bisogna essere certi, prima di intervenire, di risultare utili a risolvere il problema. Credo sia evidente che il nostro paese fortemente antropizzato e con una situazione di emergenza lavorativa e rischio povertà per tanti cittadini (eredità dei passati governi tecnici e Pd) non può accogliere chiunque voglia accedervi irregolarmente, soprattutto non può aprire i confini e mantenere migliaia e migliaia di stranieri che non hanno alcun diritto allo status di profugo. Abbiamo già dato. Troppo. E’ ora di ritornare a governare con pragmatismo e realismo le emergenze e, fra queste, l’immigrazione irregolare”.
Galli definisce uno “scivolone” anche le dichiarazioni del sindaco di Rimini sulla vicenda della Questura. “Sono state fatte – dice – ricostruzioni fantasiose, saltando quelle fasi che avrebbero dimostrato responsabilità e carenze da parte delle amministrazioni riminesi. Non mi sembra, tra l’altro, che il sindaco abbia citato un passaggio del ‘Patto per la sicurezza’, di cui è primo firmatario. All’articolo 16, infatti, si legge testualmente ‘…è individuata una soluzione transitoria da realizzarsi nei locali siti in piazzale Alessandro Bornaccini, presso i quali dovrà trovare sistemazione, già entro il 28 febbraio 2018 l’ufficio immigrazione della Questura, al fine di scongiurare disservizi e garantire la continuità delle attività“. Galli accusa Gnassi di scaricare su altri le proprie inadempienze e lo invita a lasciare “lavorare chi sa farlo, sull’immigrazione, come sulla sicurezza e sulla vicenda della Questura. Vedrà che i problemi e le emergenze si risolveranno“.