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IEG, dimissioni eccellenti

IEG, Matteo Marzotto si dimette

In foto: Cagnoni e Marzotto
Cagnoni e Marzotto
di Redazione   
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ven 16 nov 2018 15:06 ~ ultimo agg. 17 nov 13:26
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Matteo Marzotto ha formalizzato ieri con una lettera inviata alla Società ed all’azionista Vicenza Holding le proprie dimissioni, con efficacia immediata, dalla carica di membro del Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group. Il consigliere Marzotto – ricorda una nota congiunta di IEG, Rimini Congressi e Vicenza Holding  – aveva già presentato in data 25 settembre le proprie dimissioni dalla carica, con efficacia dalla data di inizio delle negoziazioni delle azioni in borsa come previsto dagli accordi tra Rimini Congressi e Vicenza Holding.
“IEG, congiuntamente con i propri azionisti Rimini Congressi e Vicenza Holding, prende atto di tale decisione e ringrazia Matteo Marzotto per l’operato svolto”. Nessun accenno alle dichiarazioni polemiche che Marzotto ha affidato a una lettera pubblicata oggi dal Giornale di Vicenza, dove ha dichiarato di essere in disaccordo su molti aspetti della gestione lamentando il mancato rispetto del socio di minoranza.
IEG ricorda che “prosegue il percorso verso la quotazione che avverrà nei tempi previsti e comunque subordinato al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità”.

Una notizia che arriva in una settimana già turbolenta per Italian Exhibition Group, oggetto di un’inchiesta de La Stampa su presunte anomalie nella gestione della società. Inchiesta alla quale ha risposto indirettamente l’amministratore Ugo Ravanelli con una lettera interna inviata ai dipendenti.

Nella lettera di dimissioni Marzotto lamenta il mancato «rispetto istituzionale del socio di minoranza, troppo spesso mal tollerato e tenuto in disparte, anche in occasioni di importanti decisioni, come quella dell’assegnazione della progettazione per gli ampliamenti dei quartieri fieristici, portata in Cda dall’ad Ravanelli a cose ampiamente fatte e per mera informativa».

Sul licenziamento di Corrado Facco, Marzotto dice «che ha evidentemente pagato dazio per la sua provenienza e, forse, addirittura per la sua estraneità al contesto riminese di cui gli organi di stampa stanno dando in questi giorni quello che appare un triste resoconto”. Rispetto a Cagnoni “Il nostro modo di vedere è opposto praticamente su tutto, tranne che sulla bontà della fusione delle due società fieristiche e della loro quotazione in Borsa».

Nei giorni scorsi l’avvocato Claudia Perucca Orfei, vicentina, ha rassegnato le dimissioni dall’Organismo di vigilanza. Il CdA ha accettato le dimissioni e nominato al suo posto Massimo Conti, presidente del collegio sindacale.