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Attualità Provincia

"Sempre meno giovani in Riviera", il SILB lancia l'allarme

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mer 24 ott 2018 13:37
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“Sempre meno giovani scelgono Rimini e la Riviera per le vacanze estive”. E’ il grido d’allarme lanciato dal direttivo provinciale SILB – Confcommercio. I proprietari e i gestori dei locali da ballo della provincia ieri si sono riuniti intorno a un tavolo per analizzare la stagione estiva appena trascorsa e per programmare quella dell’anno prossimo. “Il dato chiaro che è emerso dalle testimonianze degli imprenditori è che la Riviera di Rimini sta continuando a perdere giovani turisti – afferma il presidente Gianni Indino -. Gli imprenditori di tutta la provincia hanno sottolineato la sempre più forte mancanza di questo target, che si indirizza ogni anno di più verso altre mete di vacanze (Formentera, Ibiza e Mykonos). Un calo, questo, che viene visto con forte preoccupazione, soprattutto guardando al futuro”. Per ricreare nei giovani un appeal verso la Riviera, SILB – Confcommercio, di concerto con la Regione, ha realizzato la campagna di promozione “Il lavoro più bello del mondo”, cercando di riaccendere così il motore propulsore. “Grazie al lavoro del sindacato – spiega Indino – siamo riusciti inoltre ad inserire anche il nostro comparto tra i beneficiari del bando della Regione Emilia Romagna che mette a disposizione risorse per il turismo. Si tratta di cifre considerevoli, pari a 20 milioni di euro, concessi da Cassa Depositi e Prestiti attraverso i Confidi. Di questo ringraziamo l’assessore regionale Corsini, che conferma l’attenzione verso il nostro mondo”.

Le parole per riconquistare il terreno perduto sono due per i gestori delle discoteche del territorio: riqualificazione e innovazione. “In Europa questa estate non c’è stata una concentrazione di offerta artistica di questo livello come la nostra se non a Ibiza”, ci tiene a precisare Indino. Che poi manda un messaggio alle amministrazioni locali: “Chiediamo maggiore attenzione e uno sforzo ulteriore per contrastare l’abusivismo, piaga che continua a creare notevoli difficoltà, sfiancando l’economia della notte”. Non solo: “Voremmo che venisse riequilibrata la visione distorta che troppo spesso si ha del mondo della notte e di chi vi fa impresa, sottolineando ancora una volta la grande importanza del segmento intrattenimento e spettacolo, che genera valore per decine di milioni di euro con un notevole impatto anche sull’occupazione”.