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Cronaca Provincia

Omicidio Mannina. Annullato l'ergastolo allo zio del killer

In foto: Demiraj sul luogo della sepoltura di Mannina
Demiraj sul luogo della sepoltura di Mannina
di Redazione   
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dom 15 lug 2018 12:35 ~ ultimo agg. 16 lug 11:12
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La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Orrù e ha annullato l’ergastolo a Sadic Dine, pescatore albanese e zio di Dritan Demiraj autore del duplice omicidio di Silvio Mannina e Lidia Nusdorfi (avvenuti il 28 febbraio e il primo marzo 2015). Orrù si era opposto all’ergastolo comminato in Appello ribaltando la sentenza di primo grado. Ora per il pescatore si aprirà, come sancito dalla Suprema Corte, un nuovo processo in corte d’assise d’appello nel quale  dovrà essere risentita la principale teste d’accusa, Monica Sanchi. Proprio la sua mancata audizione nel precedente appello era stata il motivo del ricorso ora accolto dalla Cassazione.

Sadic Dine ha sempre detto di non essere stato presente quando il nipote ha torturato e strangolato Mannina, l’ultimo fidanzato della sua ex Lidia Nusdorfi. Solo a delitto compiuto, Dritan gli aveva chiesto aiuto per disfarsi del corpo. Il pescatore ha sempre negato anche di aver saputo del viaggio a Mozzate dove il nipote ha poi ucciso la madre dei suoi figli. Per complicità nell’occultamento del cadavere resta invece la condanna a cinque anni.

Nel novembre 2017 era stato invece disposto dalla Corte d’Appello di Bologna il non luogo a procedere per Demiraj vista l’incapacità dell’uomo di stare in giudizio. Un deficit di memoria e di comprensione riportato dopo un aggressione in carcere a Parma, nell’aprile del 2016, durante la quale era stato colpito con calci e pugni alla testa per 15 minuti. Demiraij era rimasto in coma per qualche tempo.