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Rimini-Classe 1-0, "Il buono, il brutto, il cattivo" secondo Baio

In foto: I biancorossi con la Coppa Italia di Eccellenza (pagina Facebook del Rimini FC)
I biancorossi con la Coppa Italia di Eccellenza (pagina Facebook del Rimini FC)
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
lun 30 gen 2017 14:43 ~ ultimo agg. 31 gen 14:52
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RIMINI-CLASSE 1-0, “IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO” SECONDO BAIO

IL BUONO

Nella ultracentenaria storia della Rimini Calcio non è successo tanto spesso di sollevare un trofeo ufficiale, e questa è sempre una cosa che esalta, conferisce lustro e soprattutto rimane negli annali, legando per sempre il nome degli artefici dell’impresa a quello della società. Mercoledì pomeriggio uscendo dallo stadio Nicoletti di Riccione mi trovavo in mezzo agli ultras biancorossi che, dopo 120 minuti ed i calci di rigore passati ad incitare senza sosta la squadra, non ne volevano sapere di smettere di cantare la loro gioia ed il loro orgoglio. Finalmente una soddisfazione tangibile, un primo piccolo traguardo dopo mesi (anni in realtà) di bocconi amari e dopo le nubi fosche dell’incertezza sulla sopravvivenza della nostra squadra del cuore. Ora tutti possiamo essere un po’ più sereni sul fatto che il Rimini abbia un presente dignitoso ed un futuro che tutti noi possiamo contribuire a far diventare il migliore possibile, e perché no, senza porre limiti alla provvidenza.
Tenendo bene a mente quelle che sono le basi fondamentali del progetto di “calcio sostenibile” di Giorgio Grassi, ogni parte in causa ha la possibilità di incidere in maniera determinante sul buon esito di questa che non mi piace definire una scommessa ma sicuramente è una sfida ad un sistema ed un establishment logoro quanto ingessato sui suoi canoni che la realtà economica e sociale hanno oramai ampiamente dimostrato essere in gran parte autolesionistici. Il nostro futuro, a meno di improbabili sceicchi e miliardari orientali, si costruirà in casa. E mi piace pensare a tanti ragazzi come Scott Arlotti che grazie a questo avranno la possibilità di vivere il sogno di riportarci in alto e poi magari spiccare il volo per altri più importanti prosceni, garantendoci con questo le disponibilità economiche per una continuità sempre più ambiziosa.

IL BRUTTO

Noi abitudinari frequentatori dello stadio tante volte abbiamo vissuto l’esperienza del minuto di raccoglimento prima di una partita ma mai come questa volta, in occasione dell’incontro con il Classe, questo particolare momento di raccoglimento e celebrazione ha dovuto compiangere così tanti eventi luttuosi di recente accaduti. Il Romeo Neri commosso ed unitamente silente ha così salutato le vittime del terremoto ed un eroe di tutti i giorni come il pilota elicotterista Gianmarco Zavoli, ma anche uno di noi, Antonio Parmeggiani, un ragazzo con il Rimini nel cuore che ci ha lasciato in eredità una passione sconfinata ed un sorriso contagioso. La squadra ha voluto dedicargli la vittoria della Coppa ed un mazzo di fiori depositato da uno Scotti con la fascia di capitano al braccio e la morte nel cuore (che da grande persona qual è, aveva più volte pubblicamente espresso vicinanza e speranza di guarigione) sotto la sua Curva ed in mezzo ai compagni di una vita fatta di cori, trasferte, sfide, ma soprattutto condivisione, fratellanza e solidarietà. “Ciao Ciccio, amico vero”, questo il messaggio dei tuoi compagni che ci accomuna tutti e spero ci faccia diventare sempre più una comunità ed una famiglia.

IL CATTIVO

Semmai ce ne fosse stato bisogno, la giornata di campionato appena trascorsa ha sancito definitivamente che la vittoria di questo girone B di Eccellenza 2016/2017 sarà una corsa a due tra Rimini e Sasso Marconi. Un duello quindi, destinato a protrarsi per tutto il tempo lungo il quale la sorprendente compagine emiliana continuerà a mantenere l’andatura forsennata imposta della fuoriserie romagnola. Tra le due contendenti ed il resto della truppa un divario enorme ed oramai quasi impossibile da colmare, che parte dai 16 punti con i quali proprio nell’ultimo turno sono state distanziate le due terze, ossia rispettivamente Classe e Massa Lombarda. Con il Classe che nel turno infrasettimanale di mercoledì 1° febbraio tenterà di farsi ago della bilancia nonché rilanciarsi affrontando in trasferta proprio il Sasso.
Che i biancorossi avrebbero provato a stravincere il torneo era cosa nota, mai scontata ma preventivabile visto l’organico allestito e più in generale l’organizzazione prettamente professionistica data a tutta la struttura societaria dal personale ai programmi di lavoro. Ma la presenza di un antagonista così serio e credibile rappresenta secondo me un’insidia inattesa nelle proporzioni e nella durata.
Onore quindi a Noselli e compagni, perfettamente a loro agio nel ruolo di guastafeste che, con la giusta dose di fatalismo, colpiscono la stragrande maggioranza degli avversari nei minuti finali, ineluttabili come un destino già segnato. Magari da risolvere faccia a faccia con l’acerrimo rivale.

Baio

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