Morte Lamberto Lucaccioni. E' il giorno dell'interrogatorio del giovane pusher

Il 19enne di Città di Castello, accusato di aver spacciato la dose letale al 16enne Lamberto Lucaccioni, sarà ascoltato in mattinata dal Gip del Tribunale di Rimini e nel pomeriggio dal pubblico ministero. Intanto il pierre riccionese, chiamato in causa dal giovane pusher, smentisce che il 19enne fosse un suo collaboratore e spiega di essere stato solamente contattato su Facebook per la promozione del locale e di avergli offerto uno sconto per l’ingresso di una ventina di amici.

Intanto tiene banco la lettera anonima nella quale l’autore, che si firma “uno del mondo della notte”, punta il dito sul Cocoricò con accuse pesanti. La missiva, che non racconterebbe nulla della tragica notte del 19 luglio, è stata inviata all’avvocato dei genitori di Lamberto Lucaccioni che l’ha girata martedì alla procura di Rimini. Starà agli inquirenti vagliarne la credibilità.

La polizia ha anche sentito la mamma del 17enne di Como che rischia un trapianto di fegato dopo aver assunto una dose di Mdma l’11 luglio sempre nella discoteca riccionese.

Sul tavolo del questore Improta resta intanto il dossier sul Cocoricò che ripercorre, a partire dal 1994, gli episodi accaduti all’interno del locale. Sarà fondamentale per decidere eventuali provvedimenti nei confronti della discoteca.