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Icaro Sport

Volley C. Caffè Pascucci Rimini-Porto Fuori 3-0

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dom 14 ott 2012 14:53 ~ ultimo agg. 00:00
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IL TABELLINO
CAFFÈ PASCUCCI RIMINI-PORTO FUORI 3-0 (25-20, 25-7, 25-20)

CAFFÈ PASCUCCI RIMINI: Muccioli 3, Mazzarini 15, Benedetti 11, Mondaini 7, Rossi 6, Soglia 12, Donati (L), Franchini, Alessandri 3. Ne: Martignoni, Oliva, Zaghini. All.: Caleri.

PORTO FUORI: Ales. Ruocchio, Rinieri 12, Battara 3, Carpi 3, Mattioli 5, Pantchenko 4, Focchi (L 1), Bandini (L 2), Alb. Ruocchio, Carpi 3. All.: Manca.

PROSSIMO TURNO: sabato 20 ottobre ore 17.30: Involley Liverani Lugo-Caffè Pascucci Rimini.

3-0 e tutti sotto la doccia dopo poco più di un’ora di gioco. La stagione per il Caffè Pascucci Rimini inizia come meglio non potrebbe, con un perentorio successo al PalaRodari contro i ravennati del Porto Fuori. E subito tre punti nel carniere. Spazzati via dunque tutti i timori della vigilia, figli in particolare della portata di un avversario notevolmente rafforzatosi in estate (4 arrivi dalla B, tra cui la banda Tedeschi, assente, al pari del centrale Maines), da una prova sontuosa in un po’ tutti i fondamentali. A partire da una battuta che ha messo alla frusta la ricezione ospite ed un muro finalmente presente grazie alla sostanza garantita dal nuovo duo di posto 3 Rossi-Soglia (gran partita in particolare di quest’ultimo, con 12 palloni messi a terra), passando per un cambio palla piuttosto lineare, almeno per i primi due parziali. Non altrettanto si può dire del terzo, dove, complice un calo di tensione dei locali, sono venuti fuori i ravennati, contenuti tuttavia da un eccellente Alessandri.
I sestetti. Caleri, al netto del forfait di Orsi, riparte dal sestetto tipo del precampionato, ovvero Muccioli in palleggio incrociato a Mazzarini, Rossi e Soglia al centro, Mondaini e Benedetti in banda, Donati libero. Sull’altro versante Angelo Manca risponde con la diagonale alzatore-opposto Alessandro Ruocchio-Rinieri, Mattioli e Pantchenko in posto 3, Battara e Carpi schiacciatori, Focchi libero.
I set. Il primo punto la dice lunga sull’impatto dei padroni di casa a questo 2012-’13: palla a fil di rete, Mondaini senza troppi fronzoli schiaccia ed è 1-0. Il punto dello schiacciatore classe ’91, letteralmente tarantolato, è il prologo ad una frazione a senso unico, più di quanto reciti il tabellone. Porto Fuori soffre e tanto in ricezione, tant’è che Ruocchio, quasi mai con la palla in testa, non può che affidarsi al suo granatiere Rinieri. Eppure, magari più per omaggi altrui che per meriti propri (vedi le 6 invasioni dei riminesi), i ravennati restano aggrappato al parziale (17-14, 20-18, 21-19), salvo poi perdere terreno quando la sfera inizia a scottare. Sono il lob di capitan Mazzarini (top scorer di giornata con 15 punti) e la murata “a sangue” di Soglia a valere l’allungo definitivo (25-20).

II set. Ancora meno storia nel secondo parziale: il turno al servizio di Mondaini spacca in due il set già in avvio (6-1, due ace con battuta in salto) ed il gap si dilata ulteriormente dopo l’attacco di seconda di Muccioli (estremamente positiva la sua prova per due terzi di match) e le perle di Mazzarini (lob e muro del 12-3). Tutto facile per il Caffè Pascucci, sull’altro versante Manca sostituisce invano i registi (dentro Albero Ruocchio). Perché la musica non cambia: al PalaRodari c’è una sola squadra in campo, che in relativa scioltezza chiude sul 25-7.

III set. La trama invece subisce una sterzata nel terzo set. I biancorossi si siedono lasciando campo agli ospiti, che conducono le operazioni, in virtù pure di un sensibile miglioramento nel cambio palla, per un’ampia fetta del parziale (1-4, 5-10, 11-14). La scossa, più che l’ingresso in banda di Franchini per Mondaini, là da l’inserimento sul 12-14 di un altro neo acquisto proveniente da Bellaria, il palleggiatore Matteo Alessandri. Un muro e due ace, abbinati ad un ottimo smistamento del gioco, regalano il sorpasso a Rimini, che ipoteca il debutto sul 25-20. E tutti a casa con tanto di primato in classifica.

SPOGLIATOI
A fine gara Ermete Caleri invita tutti a tenere i piedi per terra. “Abbiamo fatto benino – racconta l’allenatore – contro un avversario che non era al completo, però qualcosa da mettere a posto c’è: certi errori erano evitabili, così come abbiamo subito troppi mani fuori. Aspetti positivi? Abbiamo avuto un centrale (Soglia, ndr) che ha fatto la differenza con i suoi 9 punti in attacco. E se i martelli mettono per terra tutti questi palloni, allora è un bell’andare”.

Gian Marco Porcellini