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Provincia Sanità

Riscontrati tre casi di morbillo. Ausl: su vaccini errate convinzioni

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mer 24 ott 2012 11:02 ~ ultimo agg. 00:00
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Lo rende noto l’Ausl, aggiungendo che nessuno dei tre pazienti aveva effettuato la vaccinazione antimorbillo. Il bimbo più piccolo non aveva comunque ancora raggiunto l’età idonea per la vaccinazione.
Come da protocolli, l’Azienda ha intrapreso le misure del caso nella scuola e più in generale negli ambienti frequentati dai giovani pazienti, ma – ricorda l’Ausl – il rischio di infezione per chi ha avuto contatti con loro rimane.
L’Azienda coglie l’occasione per rilanciare l’invito alla vaccinazione, ancora da molti ignorato: “In provincia di Rimini, nonostante l’impegno del personale preposto e dei Medici e Pediatri di Famiglia, la copertura vaccinale è al di sotto dei valori soglia che consentirebbero di ottenere la protezione dall’infezione per tutta la popolazione e ciò a causa di errate convinzioni sull’utilità della vaccinazione”, spiega il dottor Maurizio Bigi, direttore dell’Unità Operativa Pediatria di Comunità dell’Ausl – “Ciò significa, in parola povere, che i bambini che non vengono vaccinati mettono in pericolo anche quelli vaccinati”.
Un tema su cui influisce fortemente la paura dei danni da vaccino. Proprio il Tribunale di Rimini la scorsa primavera aveva emesso una sentenza che legava l’autismo alla vaccinazione da morbillo, parotite e rosolia, sentenza diventata un caso nazionale.
Bigi ribadisce che “non vi è alcun nesso tra la somministrazione del vaccino per il morbillo e l’insorgenza dell’autismo infantile, come peraltro ormai ampiamente dimostrato”.
Per qualsiasi chiarimento sul morbillo, e sulle vaccinazioni più in generale, l’Ausl ricorda che è possibile richiedere un colloquio personale con un medico pediatra vaccinatore prenotando in tutti gli ambulatori vaccinali del territorio, oppure consultare gli approfondimenti sul sito www.ausl.rn.it/doceboCms.