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Finanziamenti bloccati. La Regione risponde all'ACER, che invoca chiarezza

In foto: “La Regione non ha bloccato i soldi per la casa”. L'assessore regionale alla programmazione territoriale Luigi Gilli risponde così alle polemiche sollevate dalle dichiarazioni del presidente dell'Acer di Rimini che ieri aveva accusato la Regione di bloccare il pagamento dei finanziamenti alle Azienda per la casa.
“La Regione non ha bloccato i soldi per la casa”. L'assessore regionale alla programmazione territoriale Luigi Gilli risponde così alle polemiche sollevate dalle dichiarazioni del presidente dell'Acer di Rimini che ieri aveva accusato la Regione di bloccare il pagamento dei finanziamenti alle Azienda per la casa.
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gio 22 set 2005 18:33 ~ ultimo agg. 00:00
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“Non c’è nessun cavillo burocratico – aggiunge Gilli – I 110 milioni di euro previsti dal programma straordinario di manutenzione in Emilia-Romagna ci sono ma saranno dati ai Comuni e non alle Acer perché così ha deciso il Governo. Nessuna famiglia rischia la casa – assicura l’assessore – Cambiano i destinatari,
non la sostanza. La casa é una nostra priorità e il programma é confermato – spiega Gilli – D’altronde la Finanziaria, successiva alla nostra legge, ci impone vincoli stretti che,
piacciano o no, dobbiamo rispettare. In diverse occasioni, noi per primi abbiamo contestato il tetto agli investimenti imposto dal Governo e l’impossibilità di finanziare iniziative come
quelle delle Acer”.

Ma alla replica fa seguito un nuovo intervento dell’Acer di Rimini, a firma del presidente Franco Carboni:

“Prendiamo atto positivamente della dichiarazione dell’Assessore Regionale, Luigi Gilli, circa la volontà di mantenere fermo l’impegno di erogare le risorse finanziarie già stanziate, per fare fronte così ai necessari lavori di manutenzione straordinaria che coinvolgono migliaia di famiglie in regione ed almeno 650 a Rimini e provincia. In questo contesto, non ha alcun senso parlare di “sfratti”, nè tantomeno di perdita dell’alloggio, cosa del resto che non ho mai detto. Non vorrei però, che se pure involontariamente, si generasse una sorta di “mimesi competitiva”, per cui il Governo e la finanziaria dicono alcune cose (a nostro parere tutte da dimostrare), e la Regione le recepisce passivamente.
In questo contesto riteniamo comunque che la questione sollevata dalla Regione circa la legittimità o meno di erogare i finanziamenti alle ACER debba essere oggetto di ulteriori approfondimenti. Intanto, occorre precisare che le ACER, (Enti Pubblici Economici), sono caratterizzate da una doppia natura giuridica che si esprime nell’essere, da un lato soggetti in via principale alla propria legge di riferimento e alle norme del codice civile e dall¹altro dall’essere legati agli Enti di riferimento (Comuni e Provincie che ne sono proprietari), da vincoli di natura pubblicistica. Pertanto assimilare le ACER a cittadini, Associazioni o Imprese è alquanto arduo!
Occorre inoltre precisare che in materia di Edilizia Residenziale Pubblica le Regioni hanno competenze esclusive, ed inoltre che in modo del tutto arbitrario (qui a nostro parere vi è un vizio interpretativo della Regione), veniamo considerati come titolari degli interventi e dei finanziamenti, la cui titolarità è e rimane dei Comuni. Noi svolgiamo, come prevede la L.R. 24/01, solo la funzione di strumento operativo. I comuni attraverso le convenzioni si avvalgono delle ACER per svolgere i compiti amministrativi inerenti alla gestione nonchè la predisposizione ed attuazione dei programmi d¹intervento per le politiche abitative. Non si tratta di una querelle interpretativa fine a se stessa, ma di un problema concreto da cui dipende la reale possibilità di effettuare o meno gli interventi manutentivi.
Infatti dalle prime verifiche da noi effettuate in questi giorni, abbiamo appurato che in alcuni Comuni, soggetti al patto di stabilità, i finanziamenti regionali, benchè erogati non potranno essere utilizzati, con gravi conseguenze sull¹attuazione dei programmi in corso. In ogni caso l¹intera operazione subirà importanti ritardi a causa dei moltepli passaggi e travasi di fondi da un Ente all’altro.
La questione da noi sollevata merita un maggiore impegno di approfondimento da parte della Regione.

Sulla questione, interviene anche Graziano Urbinati, segretario confederale della CGIL di Rimini:

Casa e Finanziamenti per Edilizia Residenziale Popolare. Serve un chiarimento

L’allarme lanciato dall’ACER provinciale circa il blocco dei finanziamenti per l’edilizia residenziale pubblica ha aumentato la nostra preoccupazione già alta per ciò che riguarda il problema casa ed in particolare l’edilizia popolare.
Il blocco dei finanziamenti da parte della Regione nei confronti delle ACER è stato stabilito dalla Finanziaria 2005 che indica che non possono essere trasferiti fondi, che arrivano dal Governo nazionale a Regioni e Comuni, ad enti privati (l’agenzia per la casa ACER giuridicamente è un ente privato). Ci risulta inoltre che sia stato avviato un confronto tra Regione, Comuni e ACER dell’Emilia Romagna per cercare una soluzione al problema e superare i disagi che si determinerebbero per i cittadini residenti in edilizia pubblica.
Per la CGIL di Rimini è necessaria la convocazione, già richiesta e non ancora ottenuta da CGIL CISL e UIL dell’Emilia Romagna, del Tavolo Regionale di Concertazione (costituito ai sensi della legge regionale n.5 del 2001). Inoltre, visto che appaiono un po’ confuse norme e responsabilità (vedi interrogazione di Gioenzo Renzi di Alleanza Nazionale), mentre è necessario intervenire su una situazione già difficile e complessa dopo i tagli del Governo Berlusconi all’edilizia pubblica, chiediamo urgentemente un incontro ai Comuni proprietari ERP e all’ACER della provincia per i dovuti chiarimenti.