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Politica Provincia

Finanziamenti al TRC. La controreplica di Gambini a Fabbri

In foto: Alle precisazioni del presidente della Provincia di Rimini Ferdinando Fabbri sui finanziamenti per il TRC, il parlamentare diessino Sergio Gambini replica invitando a non essere troppo ottimisti. L'intervento di Gambini:
Alle precisazioni del presidente della Provincia di Rimini Ferdinando Fabbri sui finanziamenti per il TRC, il parlamentare diessino Sergio Gambini replica invitando a non essere troppo ottimisti. L'intervento di Gambini:
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mar 3 ago 2004 19:03 ~ ultimo agg. 00:00
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Invidio la fiducia del presidente della Provincia Ferdinando Fabbri nei confronti delle promesse del ministero delle Infrastrutture.
Non vorrei finisse anche lui, come gran parte dei suoi colleghi di centrodestra e di centrosinistra, per patire amare delusioni.
Dopo la miriade di impegni non mantenuti, so che criticare Lunardi è ormai uno sport nazionale, tuttavia ritengo un mio preciso dovere di parlamentare locale dell’opposizione controllare che gli impegni assunti dal Governo vengano rispettati, denunciando puntualmente la loro disattesa.
E ciò avendo di mira i documenti ufficiali e gli atti impegnativi che concretizzano la volontà politica del Governo. Purtroppo questo Dpef ci fornisce alcune cattive notizie: le risorse finanziarie sono incredibilmente insufficienti per fare fronte all’insieme delle opere pubbliche concordate con le Regioni (anche con l’Emilia – Romagna) e bisogna perciò sapere interpretare tabelle e riferimenti per capire se vi sono chances.

Nel corso del 2003 e del 2004 siamo stati definitivamente superati da Bologna, che ha visto attribuirsi risorse di cui non aveva disponibilità, mentre quelle per il metrò della costa romagnola sono state cancellate nel gennaio 2003. I residui della legge sulle metropolitane vengono attribuiti alla metropolitana di Milano – Monza e a quella di Brescia.
Tra le città indicate come sedi di reti metropolitane oltre alle grandi metropoli ci sono Bologna, Brescia, Padova e Modena, ma non Rimini e la costa romagnola. Nell’elenco di monitoraggio sullo stato d’attuazione del Dpef precedente – per capirci: quello che contiene tutte le opere concordate con le Regioni – è scritto a chiare lettere che non ci sono stanziamenti deliberati. E si esclude la possibilità di essere inclusi nella delibera Cipe del prossimo ottobre, rimandandoci eventualmente a quella di dicembre.
Faccio notare che in queste ore ho raccolto solo imprecazioni dai deputati, di sinistra o di destra, che vedevano le opere pubbliche del proprio collegio inserite in questa categoria. Sinceramente non vedo perché io dovrei plaudire a Lunardi. Detto ciò, mi ritiro in buon ordine, come feci 6 anni fa con la terza corsia dell’autostrada. Allora si trattava di prendere l’occasione offerta dal governo di centrosinistra, occasione che andò purtroppo sciaguratamente perduta. Oggi si tratta invece di non essere presi per i fondelli da un governo di centrodestra.