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Rimini

I ferrovieri insorgono contro il palacongressi sull'area del DLF

In foto: I ferrovieri riminesi insorgono contro l’ipotesi della realizzazione del nuovo palacongressi nell’area del Dopolavoro Ferroviario: all’interno del DLF, alle cui attività sono associati il 96% dei ferrovieri riminesi e anche numerosi semplici cittadini, si è formato un comitato che ha già raccolto 4.200 firme con l’obiettivo di raggiungere quota 5mila.
I ferrovieri riminesi insorgono contro l’ipotesi della realizzazione del nuovo palacongressi nell’area del Dopolavoro Ferroviario: all’interno del DLF, alle cui attività sono associati il 96% dei ferrovieri riminesi e anche numerosi semplici cittadini, si è formato un comitato che ha già raccolto 4.200 firme con l’obiettivo di raggiungere quota 5mila.
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mer 9 gen 2002 12:12 ~ ultimo agg. 00:00
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Il DLF sta anche spingendo a livello nazionale per ottenere una forma di gestione del terreno che offra più garanzie rispetto all’attuale comodato gratuito, ma la fase transitoria legata alla privatizzazione delle Ferrovie dello Stato rende ancora più complessa la situazione. “Perdendo lo spazio del DLF, la città perderebbe aree verdi e parcheggi fondamentali per il centro” afferma Giovanni Vannini, presidente dell’associazione. Vannini rivendica anche il valore sociale del Dopolavoro, costruito nel dopoguerra grazie ai sacrifici di molti ferrovieri. Sentiamo il presidente del DLF al nostro microfono.