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Attualità Provincia

Start Romagna. Mobilitazione dei lavoratori davanti alla sede riminese

In foto: la mobilitazione davanti a Start
la mobilitazione davanti a Start
di Andrea Polazzi   
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gio 22 dic 2016 14:24 ~ ultimo agg. 23 dic 13:03
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Restano sul piede di guerra i dipendenti di Start Romagna. Questa mattina hanno manifestato davanti alla sede di via Dalla Chiesa a Rimini dove era in corso un’assemblea degli enti soci di Agenzia Mobilità che ha approvato l’atto d’obbligo 2017 per il gestore Start Romagna sul servizio di trasporto Pubblico Locale. I sindacati parlano di tagli di circa 4 milioni di euro, confermati dall’assemblea di oggi che ha sancito la nuova tariffa di 3,60 euro a chilometro rispetto ai 3,96 del 2016. Riduzioni che metterebbero a repentaglio il servizio di trasporto pubblico e molti posti di lavoro. Nel mirino anche la gara per il trasporto scolastico che sarà effettuata a Rimini entro marzo ma sottraendola a quella del trasporto locale. Confermato lo sciopero del 13 gennaio di tutti i lavoratori del bacino di Start Romagna. Lavoratori e rappresentanti sindacali hanno anche attraversato più volte la strada in segno di protesta, bloccando il traffico.

Dopo l’assemblea di oggi, dal sindaco di Riccione Renata Tosi un commento categorico: il mancato introito non deve ricadere sui dipendenti. Intanto l’approvazione del bilancio di previsione 2017 di Agenzia Mobilità è stata rinviata.


 

La dichiarazione del sindaco di Riccione Renata Tosi:

Oggi è stata approvata la tariffa del Servizio di Trasporto Pubblico a 3,60 euro per chilometro contro quella del 2016 di 3,96 euro.  Tale nuova tariffa comporterà sicuramente da parte di Start un dimagrimento nei propri costi. Per il Comune di Riccione, chiarisco oggi a scanso di equivoci futuri, che detto dimagrimento non voglio si compia sulla pelle dei dipendenti di Start.

Per essere più chiara in merito, non intendo in alcun modo che, detto nuovo atto d’obbligo, tolga nella elaborazione del Bilancio Previsionale 2017 di Start, alcun euro ai dipendenti della medesima società come neppure debba incidere sui loro orari o ordini di servizio. Che non si abbia nel 2017 quella strumentalizzazione che Start fece nel 2016 ma anzi propongo che il mancato introito da AM sia immediatamente compensato con riduzioni dei costi della “macchina” Start che mai è stata rideterminata nei numeri. Quindi che al dimagrimento vadano la dirigenza, i costi di gestione, gli immobili e le spese di rappresentanza e consimili che possono tranquillamente essere tagliati. Non si tocchi il personale.

L’approvazione del Bilancio di Previsione 2017 all’ordine del giorno è stato ritirato e questo è sintomatico della situazione di instabilità delle partecipate, in cui versa anche AM. L’importo di 3,60 euro/chilometro era già stato proposto nel 2016, suffragato da elementi tecnici assai seri e che portano nelle casse di tutti i comuni della provincia un minor costo e quindi un minor aggravio per le nostre comunità. Che non si compia nuovamente quest’anno quella strumentalizzazione che condusse ad alzare fino a 3,96 euro /chilometro la tariffa nel 2016 senza alcuna giustificazione logica e tecnica.

I tagli devono esserci per Start, cosi come per ciascun ente pubblico, sulle strutture e sulle dirigenze ma MAI sui dipendenti.  Giusta quindi la manifestazione di stamane, dinnanzi alla sede di Am, ma che non la si strumentalizzi per ricaricare poi sempre sui dipendenti, anche cittadini di questa provincia, un taglio che invece deve vedersi ai piani alti.


 

Il comunicato stampa delle organizzazioni sindacali:

Oggi 22 dicembre 2016 le Organizzazioni sindacali, insieme ad un folto gruppo di lavoratori Start Romagna hanno tenuto un presidio davanti alla sede dell’Agenzia della Mobilità di Rimini.
Contemporaneamente all’interno della sede, si svolgeva l’assemblea dei soci di Agenzia della mobilità che prevedeva, tra i punti all’ordine del giorno l’approvazione del secondo atto d’obbligo di servizio, verso Start Romagna per lo svolgimento del servizio del trasporto
pubblico locale nel bacino di Rimini.
L’atto d’obbligo, contiene una ulteriore decurtazione dei corrispettivi di circa 3.5/4 milioni di euro per l’anno 2017. Questa decisione va in netta contraddizione con quanto dichiarato dal rappresentante del Comune di Rimini nella riunione svoltasi presso il Comune di Cesena, in data 9/11/2016
nella quale, lo stesso, aveva affermato che non ci sarebbero stati ulteriori tagli ai finanziamenti, integrazioni tariffarie e ai chilometri per l’anno 2017.
Giova ricordare che Il comune di Rimini è l’azionista di maggioranza oltre 80% di AM. Evidentemente la mano destra è all’oscuro di ciò che decide la mano sinistra. Se questa sciagurata scelta oggi venisse approvata dall’assemblea dei soci, determinerebbe
ricadute sul servizio erogato in questo bacino. Inoltre una ulteriore negativa conseguenza si scaricherà sul futuro di Start Romagna e sui
livelli occupazionali.
In questa intrigata vicenda è necessario che i cittadini di questo territorio, sappiano che oltre le problematiche derivanti dai tagli dei finanziamenti al trasporto pubblico locale incombe sulla loro testa la scelta, ormai presa dall’amministrazione comunale di Rimini sulla messa a gara del trasporto del servizio scolastico, evidentemente questi “signori” non hanno a cuore il benessere delle famiglie che usufruiscono di tale servizio visto i precedenti presenti nella nostra Regione.
Le Organizzazioni sindacali a questo punto della vicenda ritengono che l’incontro promosso dalla Prefettura di Forlì ai primi di Gennaio fra gli Enti Locali della Romagna, Azienda Start Romagna e le OOSS possa essere il momento giusto per chiarire ruoli e responsabilità.
Il sindacato insieme ai lavoratori è pronto. Se ciò non dovesse avvenire, insieme allo sciopero già dichiarato per il 13 gennaio 2017 dei lavoratori di tutti i bacini di Start Romagna metteremo in campo una serie di ulteriori iniziative mirate anche al coinvolgimento di tutti i cittadini della Romagna perchè non si distrugge un patrimonio pubblico per l’ interesse di pochi.