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Sindaca: colpa ingerenze precedenti

Polisportiva, addio al pattinaggio. Attacchi e chiarimenti: questione sportiva e politica

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
sab 13 ago 2022 10:23
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Una questione sportiva ma anche politica. A Riccione fa discutere la decisione della Polisportiva comunale di non riconfermare l’affiliazione della società ASD Pattinaggio Artistico. Nei giorni scorsi proprio la direttrice tecnica del pattinaggio, Paola Giulianelli, aveva espresso la propria preoccupazione ricordando che la decisione influirà su oltre 250 atleti e 15 fra allenatori e collaboratori. Una scelta, secondo la Giulianelli, riconducibile alle dimissioni del presidente (e di alcuni anche di altre sezioni) dalla Polisportiva nel periodo del braccio di ferro con l’amministrazione di un anno e mezzo fa in merito ai finanziamenti. Ma dal consiglio direttivo della Polisportiva viene precisato invece che la decisione “nulla ha a che vedere con le dimissioni dal consiglio direttivo presentate da parte della presidente” visto che “non è infatti stata l’unica a dimettersi in quel difficile momento”. La non riconferma della società ASD Pattinaggio sarebbe invece dovuta al “comportamento tenuto ormai da tempo dalla sua presidente, che da anni a questa parte non ha fatto altro che denigrare la Polisportiva e i suoi organi direttivi. L’ultimo episodio direttamente nella sede della Polisportiva davanti a numerosi testimoni. La decisione presa dal direttivo all’unanimità è stata dolorosa, ma inevitabile.” Il consiglio direttivo bolla poi le dichiarazioni della direttrice Giulianelli come “improntate ad un vittimismo privo di fondamento” dato che “le ASD affiliate come il Pattinaggio Artistico Riccione, al contrario delle sezioni sportive, sono completamente autonome sia dal punto di vista tecnico-organizzativo, sia dal punto di vista economico; hanno un loro bilancio che gestiscono in maniera totalmente indipendente e dunque la non affiliazione alla Polisportiva non inficia la possibilità di fare attività, né di organizzare gare ed eventi”. Alle società affiliate infatti la Polisportiva offre solo servizi accessori come quelli di segreteria e contabilità. Il consiglio direttivo svela inoltre di essere al lavoro su un nuovo progetto d’eccellenza proprio dedicato al pattinaggio artistico propostole da allenatori di livello internazionale.

Fin qui l’aspetto sportivo. Ma, come detto, la polemica ha assunto anche rilievo politico con l’ex assessore allo sport Stefano Caldari che parla di “vicenda scandalosa” e accusa la Polisportiva di aver messo alla porta la sezione pattinaggio “senza alcuna ragione oggettiva, dopo 40 anni di esemplare attività a Riccione”. Secondo Caldari “la ragione è ovviamente “politica” e fa parte del piano di epurazione di chi, giustamente, si è permesso di contestare la gestione della società”. L’ex assessore si appella poi alla sindaca invitandola a far fare un passo indietro alla Polisportiva.
A stretto giro, sempre tramite social, proprio Daniela Angelini interviene sul tema. “Mi auguro che la decisione presa dalla Polisportiva non vada a penalizzare i nostri giovani atleti e le famiglie. Gli interessi dei singoli non devono andare a scapito 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢. 𝐌𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐚 perché valuti attentamente qualsiasi decisione tenendo a mente che 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐞̀ 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥’𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐚 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨”.
Purtroppo – prosegue la sindaca – la Polisportiva di Riccione si trova in questa spiacevole situazione 𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐢𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞. Un modus operandi che non mi appartiene. Le intromissioni politiche hanno portato la Polisportiva ad una frantumazione che oggi purtroppo 𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢. Ritengo che il compito di una amministrazione sia quello di cercare di unire e di rimettere assieme tutte le società. Ecco perché abbiamo proposto di istituire la “𝐂𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐒𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐞” questo per favorire condivisione ed appartenenza ad una comunità al di là delle società sportive alle quali si è iscritto. L’obiettivo deve essere uno solo: 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞 𝐥𝐞 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐢𝐩𝐥𝐢𝐧𝐞, valorizzare le attività, confrontarsi sugli eventi e sull’organizzazione degli stessi” conclude la Angelini.