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Acli Provincia Rimini

Lavoro, pari opportunità e integrazione: il progetto “Libera di essere” arriva in Valmarecchia

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 1 minuto
gio 17 giu 2021 16:43 ~ ultimo agg. 21 giu 10:04
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Un incontro pubblico online per fare il punto su servizi, opportunità di lavoro, esigenze, difficoltà e buone pratiche delle donne in Valmarecchia. Nell’ambito del progetto “Libera di Essere”, promosso da Acli Provinciali Rimini Aps in collaborazione con il Coordinamento Donne Acli Rimini, lunedì 21 giugno alle 18 si terrà la videoconferenza dedicata ai comuni di Novafeltria, Verucchio e San Leo, partner dell’iniziativa.

In diretta streaming su www.aclidonnerimini.it interverranno le rappresentanti delle amministrazioni di Novafeltria Elena Vannoni e di Verucchio Linda Piva, insieme a Sabrina Zanetti delle Acli provinciali di Rimini, Annamaria Semprini di Cambia-Menti Aps, Maria Teresa Vasconi e Luigi Bagagli, operatori dello Sportello Badanti attivo presso le Acli di Rimini, e il responsabile tecnico Mirco Casadei. Nel corso dell’incontro verrà illustrato il sito www.aclidonnerimini.it, pensato in particolare per le donne straniere che risiedono nel territorio e che offre informazioni, video, notizie, formazione online e uno sportello digitale che consente di incrociare domanda e offerta di assistenti familiari e caregiver.

Il progetto “Libera di essere” è promosso da Acli Provinciali Rimini Aps in collaborazione con il Coordinamento Donne Acli Rimini e finanziato grazie ai contributi del bando della Regione Emilia-Romagna di cui alla Delibera n. 1861 del 4/11/2019 – Determina n. 2631 del 17/02/2020. Il progetto si è sviluppato insieme a vari partner, tra cui Comune di Novafeltria, Comune di San Leo, Comune di Verucchio, associazione Acli Arte e Spettacolo della Provincia di Rimini, associazione Cambia-Menti, associazione DireUomo, Fucina798 comunicazione.

Il bando regionale era finalizzato a sostenere progetti rivolti alla promozione e al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto alla violenza di genere, aventi come obiettivi il rispetto per una cultura plurale delle diversità e della non discriminazione, promuovere il tema della parità uomo-donna e le pari opportunità, prevenire e contrastare i fenomeni di emarginazione sociale, di discriminazione e violenza sulle donne, e in particolare ai danni delle donne straniere migranti.