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nessuna risposta da istituzioni

Turnazione tra presenza e DAD. La dolorosa scelta del Serpieri

In foto: il liceo Serpieri
il liceo Serpieri
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 28 ago 2020 10:31 ~ ultimo agg. 16:01
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Con un documento pubblicato sul sito della scuola il dirigente scolastico del liceo Serpieri di Rimini spiega come sarà il rientro a scuola a settembre. Purtroppo non per tutti gli studenti sarà possibile svolgere le lezioni in classe. Come riportato nell’edizione odierna del Corriere Romagna il preside Francesco Tafuro ripercorre le ipotesi vagliate e le “dolorose scelte” che si sono dovute compiere.

Il liceo ha fin da subito lavorato per garantire sicurezza e per trovare gli spazi per garantire la frequenza piena ai quasi 1400 alunni iscritti. Ha elaborato piani di intervento per aumentare la capienza delle aule; ha chiesto un consistente aumento della dotazione organica di personale ausiliario. Si è posto il problema dello scaglionamento degli ingressi, lavorando sia sulla diversificazione degli orari di lezione sia sul sistema dei trasporti“. Richieste che coinvolgono diversi attori istituzionali del territorio: dalla provincia ad Agenzia Mobilità ma “al momento – spiega il preside – non abbiamo ricevuto risposte“.

Il liceo già aveva delle carenze strutturali prima dell’emergenza covid e “in un quadro di pregresse carenze strutturali e assenza di interventi istituzionali, nonché di poco attenta gestione della situazione trasporti, si inscrivono le causa di alcune scelte dolorose che la scuola ha dovuto prendere sul versante della didattica – una su tutte: la turnazione tra didattica in presenza e didattica a distanza di alunne e alunni di alcune classi”. Il preside spiega che nell’esplicitare la scelta non c’è nessun intento polemico nei riguardi delle istituzioni, ma era necessario rendere pubblica la situazione per senso di responsabilità nei confronti delle famiglie. Nello specifico della didattica sarà privilegiata la didattica tutta in presenza, utilizzando le classi più grandi, per gli studenti delle prime, quinte e terze di nuova formazione.

Nel documento il dirigente precisa poi tutte le altre indicazioni per una scuola in sicurezza: dall’uso dei laboratori a quello della palestra