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Appello alla Giunta

Risoluzione Pd sulla scuola: attività sportive, ricreative, educative in sicurezza

In foto: Marilena Pillati, prima firmataria della risoluzione Pd
Marilena Pillati, prima firmataria della risoluzione Pd
di Redazione   
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lun 4 mag 2020 13:41
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Individuare al più presto, assieme agli Enti locali, le modalità per organizzare nei territori attività ricreative, sportive ed educative in condizioni di sicurezza rivolte a bambini e ragazzi con forte attenzione alla disabilità“. Questo è uno degli impegni chiesti alla giunta Regionale da 14 consiglieri del Partito democratico con una risoluzione a prima firma Marilena Pillati. “La riapertura progressiva delle attività economiche– scrivono i democratici nell’atto d’indirizzo- deve necessariamente essere accompagnata da una riflessione su come declinare il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Dopo quasi due mesi di chiusura dei servizi educativi e delle scuole, molti dei genitori che non hanno potuto avvalersi dello smartworking hanno ormai esaurito ferie, congedi parentali, permessi retribuiti e guardano alla possibilità della ripresa del lavoro nelle prossime settimane con grande apprensione e preoccupazione, perché sembra ormai certo che i servizi educativi e le scuole di ogni ordine e grado non possano aprire prima di settembre“.

Per questo i consiglieri chiedono alla Giunta anche di “continuare la riflessione sul sistema 0-6 anni, partendo dalle esperienze e dalle competenze dei territori. Una riflessione– continuano- oggi più che mai necessaria alla luce delle criticità che l’emergenza ha evidenziato e che contribuisca a dare centralità ai nidi e alle scuole d’infanzia nella discussione che il Miur sta avviando sulle modalità con cui la scuola potrà riprendere il suo cammino in condizioni di sicurezza. La riapertura dei nidi e delle scuole d’infanzia presuppone uno sforzo di innovazione per individuare modalità con cui conciliare le due contrapposte esigenze, quella della salute dei bambini e del personale e quella educativa e di relazione tipica e necessaria dell’infanzia, che difficilmente può basarsi su distanziamento fisico, dispositivi di protezione o didattica a distanza“.

Tra i firmatari anche la riminese Nadia Rossi.