Indietro
menu
Cultura Rimini

"Lions incontra Embassy tra mito e solidarietà"

In foto: Un momento della mini sfilata (foto Daniele Bacchi)
Un momento della mini sfilata (foto Daniele Bacchi)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 19 lug 2018 15:33 ~ ultimo agg. 20 lug 17:53
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Lions incontra Embassy tra mito e solidarietà” è il titolo della serata che si è svolta mercoledì sera al Villino Embassy, organizzata dal Lions club Rimini Riccione host e che ha rappresentato il primo service della nuova presidenza, con parte dell’incasso devoluta a RiminiAIL (raccolti 800 euro). Il 1 luglio il nuovo presidente, Cesare Frisoni, è infatti subentrato ufficialmente alla presidente uscente, Grazia Urbini. La riscoperta della città sarà il leit-motiv che accompagnerà l’anno di Frisoni alla guida dei Lions.

“Il mio anno ho cercato d’impostarlo avendo come centralità la nostra città – spiega Frisoniper una serie di circostanze, come il doppio anniversario relativo a Sigismondo Malatesta e l’apertura del teatro. Per partire abbiamo scelto quindi un ambiente rappresentativo della città, così come il passaggio di consegne è stato fatto al Grand Hotel, altro ambiente simbolo di Rimini”.

[fvplayer src=”https://www.youtube.com/watch?v=RO7IJXVf0Iw” splash=”https://i.ytimg.com/vi/RO7IJXVf0Iw/sddefault.jpg” caption=”Icaro TV. Lions incontra Embassy tra mito e solidarietà”]

L’Embassy ha fatto la storia di Rimini, dei riminesi e della musica, con le sue serate ed i personaggi che vi sono transitati: qui si esibirono Fred Buscaglione, Mina, Lucio Battisti, Walter Chiari, Johnny Dorelli, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgio Gaber, Ornella Vanoni, Mia Martini, la band di Renzo Arbore, Mike Bongiorno con le serate promozionali per l’Oreal, solo per citarne alcuni. A raccontare uno dei locali-simbolo dell’Italia di quell’epoca è stato Loris Brancaleoni, con alle spalle 40 anni di attività all’Embassy in vari ruoli tra i quali direttore e gestore nonché autore del libro “Storie di Rimini EMBASSY Eutanasia di un Mito”. Tra gli aneddoti raccontati uno con protagonista Renato Zero, che durante una sua esibizione “andò a sedersi su uno spettatore… era il questore di Rimini” e uno sull’avvocato Agnelli, costretto a procurarsi una cravatta prima di essere autorizzato ad entrare nel locale.

Esposte nell’occasione, a cura di Deborah Mendolicchio, alcune opere di Giuliano Cardellini, mentre Mitzi Saida ha proposto una mini sfilata con alcune sue creazioni artistiche.

La galleria fotografica a cura di Daniele Bacchi: