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Economia Politica

Partecipate: dismissione per Amfa e Rimini Reservation. Restano AM, Start, UniRimini

In foto: l'assessore Brasini
l'assessore Brasini
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 19 set 2017 16:18 ~ ultimo agg. 20 set 14:31
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La vendita del 25% delle azioni di Amfa, azienda delle farmacie comunali, e la dismissione di Rimini Reservation. Sono queste due delle azioni previste dal piano di revisione delle partecipazioni societarie direttamente e indirettamente possedute dal Comune di Rimini di cui si è discusso un V commissione. Dalla prima si stima un incasso di almeno 2.355.000 euro che sarà utilizzato per l’anticipata estinzione parziale del mutuo con Monte dei Paschi. Il Comune manterrà comunque il“diritto di prelazione” sulle future farmacie comunali che apriranno. Per quanto riguarda Rimini Reservation, con cui a fine 2018 scade il contratto di servizio, dovrà essere dismessa per obblighi di legge visto che, svolgendo attività sia di interesse generale (informazione turistica), sia più commerciale (“reservation”), non soddisfa integralmente il “vincolo di scopo”. La messa in liquidazione dovrà essere deliberata dai soci entro fine settembre 2018, ma avrà decorrenza dal 1° gennaio 2019. Interessate dal piano di revisione anche Amir, per la quale è prevista una scissione parziale a beneficio di Romagna Acque entro giugno 2019, e Rimini Terme, con una temporanea pubblicizzazione (previa approvazione del Consiglio Comunale) in previsione della successiva cessione integrale della partecipazione.
Il piano invece non toccherà società come Agenzia Mobilità, Start Romagna, UniRimini. Una scelta diversa da quella di Riccione (vedi notizia) che invece, tranne AM, ha deciso di dismettere le proprie quote in Start e UniRimini.

Attraverso questo piano non si può non prendere atto – sottolinea l’assessore Gian Luca Brasinidel ruolo di primo piano della parte pubblica per la gestione dei servizi di interesse generale. Ed è in questo ragionamento che pongo una domanda neanche tanto provocatoria: ha ancora un futuro l’università nel nostro territorio? Saranno ancora garantiti in futuro quei servizi pubblici su cui fanno affidamento i cittadini? E’ un interrogativo inevitabile alla luce di un quadro locale, punteggiato da decisioni di dismissione o netto arretramento, annunciate da parte di alcuni enti pubblici ma anche di altri soggetti, fondatori e patrocinatori. Penso in particolare all’Università: come si fa a non coglierne la valenza fondamentale per lo sviluppo dell’intero territorio? Pensare di non appoggiare un tale volano di economia e crescita per Rimini è una scelta lungimirante?”.