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Ambiente Rimini

Nè pubblico nè privato: giardino in degrado per un codice errato al catasto

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ven 17 ago 2012 15:32 ~ ultimo agg. 00:00
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E’ un giardino abbandonato. Per un errore di catasto, (l’attribuzione di un codice diverso da quello unico che identifica tutti gli spazi verdi tra le palazzine del complesso Nuova Rimini), di fatto non è di nessuno. E si vede. Le piante hanno libera crescita, gli alberi non vengono potati e l’area è piena di rami caduti. Ad appena un metro e mezzo di distanza, invece, (in un punto passato senza intoppi a verde pubblico quando ci fu il passaggio dalla ditta costruttrice dei condomini all’amministrazione) il verde è ordinato e la manutenzione viene svolta regolarmente.

Le sterpaglie abbandonate nel rettangolo di nessuno sono la normalità, ma qualche giorno fa c’è stato un episodio che ha creato allarme. “Un cespuglio di sterpaglie sotto un albero ha preso fuoco. Le scintille dell’albero che bruciava, nonostante l’intervento immediato dei vigili del fuoco, hanno lambito le tende di alcune case. Abbiamo avuto paura” racconta Valentino Antonelli, un condomino. “Qui non viene fatta neppure la disinfestazione delle zanzare perchè è zona di nessuno”, aggiunge.

L’altro problema sono i camminamenti. Le mattonelle non vengono sostituite da anni. “Sono diverse le signore che sono cadute. In qualche caso abbiamo sostituito noi le mattonelle più rovinate, ma non è facile starci dietro” racconta Mario Carnevaletti, un altro condomino.

Fu proprio a causa della caduta di una vigilessa, una decina di anni fa, che intentò causa contro il Comune, che emerse che l’area invece non è dell’amministrazione. Risulta ancora intestata alla ditta che a inizio anni ’80 costruì il comprensorio. Il paradosso è che gli uffici del settore Patrimonio del Comune affacciano proprio sul giardino, dicono gli inquilini, che, attraverso gli amministratori, sono andati più volte a bussare alle porte di quegli uffici, l’ultima un paio di anni fa. In attesa di risposte, la zona rimane così. A parte i costi, i privati hanno le mani legate per gli interventi. “Perchè se qualcuno della ditta eventualmente incaricata dei lavori si facesse male, a chi si rivolgerebbe per i danni? A noi condomini o all’amministrazione?”.

(NewsRimini.it)