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Rimini

Molti bimbi trascorrono l'estate al centro estivo; in prima linea le parrocchie

In foto: Ci sono quelli delle parrocchie, quelli delle cooperative e quelli dei quartieri. Ma molto spesso le realtà si mescolano, perché i quartieri decidono di darli in gestione alle cooperative o alle associazioni.
Ci sono quelli delle parrocchie, quelli delle cooperative e quelli dei quartieri. Ma molto spesso le realtà si mescolano, perché i quartieri decidono di darli in gestione alle cooperative o alle associazioni.
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sab 3 lug 2004 11:06 ~ ultimo agg. 00:00
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Al quartiere 5 hanno attivato tre centri estivi a Viserba Monte, Rivabella e San Giuliano, ognuno gestito da una cooperativa diversa. Al quartiere 6 i 170 bambini sono assistiti dagli educatori messi a disposizione, come negli anni passati, dalla parrocchia della Resurrezione.
I centri estivi sono un’occasione per continuare in maniera festosa l’attività educativa anche in estate. O possono essere, come nel caso delle parrocchie, un’occasione di recupero della vecchia e cara istituzione dell’oratorio. Ma non vanno intesi come un parcheggio dei bambini per i genitori che devono lavorare anche in questa stagione.

Federica Lualdi, della cooperativa Gionata.

A Rimini non è facile contare il numero di centri estivi sparsi su tutto il territorio della provincia. Per quanto riguarda le presenze si può andare dalle trenta alle cento persone. L’impennata si registra in luglio, mentre ad agosto si scende anche del 50% Di certo i centri educativi estivi hanno avuto molto successo negli ultimi anni. Se si pensa che a livello comunale solo cinque anni fa l’unico centro ricreativo era quello di Bellariva. I costi? Come riportato dal nuovo numero de il settimanale “il Ponte” la media è quella di 80 euro a settimana, ma si arriva anche a 110 euro. Quest’anno non è più previsto l’esonero totale da parte del comune. L’assessore alle politiche sociali Stefano Vitali sottolinea sempre sul Ponte che le risorse sono scarse ed è già molto ottenere l’esonero parziale. In soccorso arrivano spesso le cooperative, che possono concerderlo per loro volontà. In parrocchia, si può contare invece su una rete di solidarietà come afferma don Andrea Turchini, parroco della Colonnella.
Se per materne ed elementari c’è l’imbarazzo della scelta, ancora scarsa è l’offerta per i ragazzini delle medie. Attualmente ci sono due centri a santa Giustina ed alla Colonnella.