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domenica 19 maggio 2024
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Calcio Serie C

Play off: Gubbio-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

In foto: Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
Emanuele Troise, allenatore del Rimini F.C.
di Stefano Ravaglia   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 6 mag 2024 14:20 ~ ultimo agg. 7 mag 16:01
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Gubbio e Rimini si ritrovano faccia a faccia allo stadio “Pietro Barbetti” a nove giorni di distanza dal match di ritorno di campionato, ultima giornata di regular season. Il confronto del 28 aprile è stato a senso unico, con gli umbri vittoriosi con un ritondo 4-0 firmato Chierico, Udoh, Di Massimo e Galeandro (su rigore).

In virtù di quel risultato il Gubbio ha confermato il suo quinto posto finale nella classifica del girone B con 59 punti ed il Rimini il suo decimo, a quota 50.

Quello di domani sera (martedì, calcio d’inizio alle ore 20:30) sarà il quarto duello stagionale tra rossoblu e biancorossi: i primi due, al “Romeo Neri”, hanno visto il Rimini prevalere 1-0 (il 5 ottobre) nel Primo Turno Eliminatorio della Coppa Italia di Serie C in virtù della rete di Morra al 96′, ed il Gubbio rifarsi in campionato (il 22 dicembre) con un 2-1 griffato Di Massimo e Udoh (ancora loro!), con rete biancorossa di Ubaldi ancora al 96′.

In casa Rimini tornano a disposizione, rispetto all’ultima di regular season, Morra, Lamesta, Langella e Lepri, che hanno scontato la squalifica.

Play off: Gubbio-Rimini, la vigilia di Emanuele Troise

La vigilia dell’allenatore del Rimini F.C., Emanuele Troise.

Mister, cosa c’è da fare di diverso rispetto all’ultimo negativo precedente? “C’è da fare tutto di diverso, sotto i duelli, l’intensità, abbiamo analizzato l’ultima partita col Gubbio volendo avere spunti per correggerci ma soprattutto considerando la tipologia di gara di domani, con solo 90 minuti e un unico risultato”

Come reagiscono i ragazzi tra i più esperti e i meno esperti? “Sul fatto della tipologia di gara è chiaro che ci sono giovani che è la prima volta che disputano un playoff in questo modo piuttosto che alcuni di noi che l’hanno già giocato. Abbiamo cercato di unire gli intenti rispetto alla gestione della partita, senza perdere di vista il fatto che abbiamo lavorato tutta la settimana dal punto di vista psicologico. Abbiamo preparato diverse situazioni, va in campo chi ritengo stia meglio e chi sia pronto per una prima partita in cui sarà fondamentale un approccio e un equilibrio. Novanta minuti non sono tanti ma non sono nemmeno pochi. C’è una incognita avversario in termine di atteggiamento, magari partiranno più accorti rispetto all’ultima gara. È una partita a 360 gradi che dovremo gestire al meglio”.

È uno svantaggio partire solo con un risultato ma a livello psicologico può essere un vantaggio, non crede? “È un vantaggio avere una unica condizione da ricercare nei novanta minuti. Sulla gestione della gara, per quanto mi riguarda, ho le idee molto chiare. Oggi una partita di calcio deve avere la capacità di accelerare e rallentare nei momenti che servono. La capacità di comprendere per esempio che la prima palla-gol può arrivare dopo pochi minuti. Subire per troppo tempo un avversario è difficile, considerando gli equilibri e i valori in campo. Quindi il focus rimane su quello di una gestione matura, esperta, di diversi periodi di gara che potrebbero poi determinare l’andamento”.

Il rinvio della gara è servito per recuperare qualche infortunato? “È servito per recuperare un po’ di energie. Su Gigli sono fiducioso, Pietrangeli non recupera. Poi ci sono i soliti Rosini e Iacoponi indisponibili, Marchesi, Malagrida e Leoncini che hanno vissuto una ultima parte di stagione un po’ così, li abbiamo recuperati al meglio. A centrocampo e in attacco sono tutti disponibili e mi danno la possibilità di poter variare”.