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arrestati tre uomini

Colpo in banca sventato, i "complimenti" dei rapinatori ai carabinieri

In foto: uno dei rapinatori mentre viene arrestato (Foto Migliorini)
uno dei rapinatori mentre viene arrestato (Foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 7 mag 2024 17:34 ~ ultimo agg. 8 mag 14:37
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“State già qua? Complimenti…”, hanno esclamato con accento campano i tre rapinatori mentre venivano circondati e arrestati dai carabinieri di Rimini. E’ stato sventato dopo pochi minuti il colpo a mano armata tentato questa mattina al Banco di San Gimignano e San Prospero di via Circovallazione Occidentale, in pieno centro a Rimini. Erano le 12.10 quando tre uomini, col volto travisato da occhiali da sole, cappellino e scaldacollo, sono entrati all’interno dell’istituto di credito fingendosi normali clienti. All’improvviso, però, hanno tirato fuori dalle tasche due coltelli e scatto e pronunciato la frase di rito: “Questa è una rapina”. Mentre un rapinatore scavalcava il bancone e si faceva consegnare dal cassiere i contanti a disposizione, gli altri due radunavano da una parte tutti i presenti, sei dipendenti e due clienti, tra cui un funzionario della prefettura in ferie, ai quali venivano prelevati i cellulari: “Se state buoni nessuno si farà male”, è stato l’avvertimento. L’obiettivo della banda era la cassaforte, come ha spiegato un testimone: “A quel punto ci hanno fatti sedere a terra in attesa che la serratura a tempo si aprisse”.

Dall’interno della banca qualcuno è riuscito a far scattare il sistema antirapina e in cinque minuti due pattuglie del Radiomobile e una della Stazione di Viserba sono arrivate sul posto, seguite in rapida successione da quattro auto civetta, due del Nucleo operativo della Compagnia e altre due del Nucleo investigativo. Una decina in totale i militari dell’Arma pronti a entrare in azione. Quando i rapinatori hanno visto dalle telecamere di videosorveglianza l’arrivo dei carabinieri, si sono resi conto che per loro era finita. Hanno cercato di fuggire dal retro, ma, non essendoci uscite secondarie, sono rimasti intrappolati. Davanti ai sei carabinieri che hanno fatto irruzione nella banca, non hanno opposto resistenza, hanno alzato la mani e si sono arresi, complimentandosi coi militari.

I tre uomini, due di origine partenopea di 28 e 63 anni e uno piemontese di 66, dopo aver consegnato i coltelli, sono stati ammanettati e portati in caserma, prima del successivo trasferimento in carcere. Sul retro della banca è stata individuata l’utilitaria presa a noleggio su cui sarebbero dovuti fuggire. Non è da escludere che il magistrato di turno, oltre alla tentata rapina aggravata, possa contestare loro anche il sequestro di persona.