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domenica 19 maggio 2024
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I voti dei biancorossi

1° turno Play Off, Gubbio-Rimini 0-1, le pagelle di Cesare Trevisani

di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
mar 7 mag 2024 23:17 ~ ultimo agg. 8 mag 19:22
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COLOMBI 7,5. Nel primo tempo vola su Mercati e con la punta delle dita devia la palla quanto basta per indirizzarla sulla traversa; poi è miracoloso sulla capocciata di Udoh.

MEGELAITIS 7. C’è traffico da quelle parti, dove nel primo tempo si concentrano i guizzi tecnici del Gubbio. Si oppone con mestiere e se c’è qualche metro se lo prende per provare a invertire il piano inclinato dalla parte biancorossa. Protagonista dell’ottima ripresa di tutto il Rimini, con lo spirito giusto, precisione e personalità.

LEPRI 6. Al 20’ fa uno sgorbio e Udoh non ne approfitta involandosi in contropiede. C’è da lavorare su Bernardotto, che ha spalle larghe e carica a testa bassa. Se la cava. Poi esce per tentare il colpo con Cernigoi.

GORELLI 6,5. Vigilia con grande attenzione, evitando ogni rischio. Gli scappa Udoh da corner, fortuna che Colombi ci mette una pezza. Per il resto anestetizza e ripulisce tutto quel che transita in area di rigore. Adesso è un punto fermo.

SEMERARO 6. Il problema Corsinelli, che aveva demolito quella fascia sette giorni prima, viene disinnescato. È un po’ troppo impreciso negli appoggi tecnici, anche quelli più semplici, col risultato che la manovra biancorossa balbetta a lungo. È più preciso del solito nelle posizioni, ma anche nella ripresa mette in fila troppi strafalcioni tecnici. Serve di più. Consuma una piccola vendetta contro i suoi ex.

SALA 6,5. Si concentra su gestione e distribuzione della palla. Con profitto, anche se a ritmi bassi, anche perché in fase propositiva il Rimini sbatte contro un Gubbio ben organizzato. Bene anche nella ripresa, poi prende un giallo e anche la via della sostituzione.

LANGELLA 7. Di Massimo è uno dei problemi e Troise cerca di risolverlo tenendo Langella sulle sue tracce. Ne viene fuori un primo tempo un po’ anonimo. Insieme ai compagni alza il baricentro a inizio ripresa e infatti Di Massimo finisce in panchina. E lui serve a Cernigoi il cioccolatino del vantaggio.

GARETTO 6. Su un campo così pesante ti aspetteresti più presenza, invece latita nei duelli ed è fuori dalle traiettorie di gioco. Meglio nella ripresa e quando Troise mischia le carte esce dalla gara.

LAMESTA 6. A sorpresa parte più punta che laterale, con molta libertà di andarsi a cercare zolle libere. Prima scintilla al 30’ da destra, la seconda al 38’ in contropiede. Una chance sprecata dal limite su punizione e comunque più errori del solito nella gestione della palla. Stavolta il Rimini sbanca la partita e lui non è protagonista.

MALAGRIDA 6. Avrebbe il passo per contrastare le frequenze eugubine, ma non riesce a venirne fuori con qualche giocata, anche perché lo spartito difensivo impone di aiutare su una corsia dove il Gubbio spinge a tavoletta. Quando il Rimini libera le briglie nella ripresa, lui però non c’è e allora si dedica al lavoro sporco, nel quale non è proprio diplomato.

MORRA 6. Parte vispo e arrembante, con duelli vinti che danno segnali positivi. Cerca di tirar fuori i centrali per creare spazi agli inserimenti di Lamesta. Poi s’intristisce un po’. Ripresa più vigorosa, sempre con tanto movimento. Lascia alla fine perché c’è da chiudere a chiave il risultato.

CAPANNI 6. Entra quando Troise attrezza l’assalto. Perde una palla sanguinante che genera l’unico pericolo procurato dal Gubbio nella ripresa. Utilissimo nella gestione degli ultimi palloni da tenere alla larga da Colombi.

MARCHESI 6,5. Prende subito un giallo un po’ severo, poi dà la caccia ad un rigore ma né arbitro ne VAR sono del parere. Però le vitamine sono quelle giuste e il Rimini con lui alza i giri del motore.

UBALDI 6,5. Il suo ingresso induce Braglia a coprirsi ancora di più, ed è la scelta che lo condannerà. Combatte come sa fare e c’è anche il suo mattone solido in quella prolungata azione offensiva che dura praticamente tutto il recupero.

CERNIGOI 7. Eccolo lì, al primo gol stagionale, e che gol. Non la buttava dentro da un anno e questa rete, di nuovo ai play off come lo scorso anno col Crotone, lo consegna alla storia: mai attaccante è stato così amato, pur senza mai segnare. Sarebbe ottimo avviare adesso la serie.

TOFANARI 6,5. Entra molto bene nei minuti finali per proteggere il vantaggio. L’istinto sarebbe magari quello di rintanarsi là dietro, invece è aggressivo e alto per tenere alla larga il Gubbio. Pochi minuti, d’accordo, ma i dettagli sono quelli che contavano. Bravo.

Cesare Trevisani